Un ex giocatore del Man City è diventato il nuovo presidente della Georgia. Ma perché il popolo è in rivolta?

by Cesare Ragionieri

La Georgia rischia di sprofondare in una crisi politica sempre più grave. Nella giornata di sabato il contestato collegio georgiano ha eletto Mikheil Kavelashvili nuovo Presidente della Repubblica. Membro e co-fondatore del partito di estrema destra Potere al Popolo, è conosciuto per le sue posizioni filorusse e contrarie all’ingresso della Georgia nell’Unione Europea. Il suo passato, invece, è meno noto: prima di entrare in politica, è stato un calciatore e ha giocato anche nel Manchester City. Vi spieghiamo tutto.

Sogno Georgiano, il partito che governa la Georgia dal 2012 e ha represso sempre di più il dissenso e i diritti, ha vinto le elezioni di fine ottobre, con Kavelashvili che dovrebbe entrare in carica il 29 dicembre. Salomé Zourabichvili, la presidente uscente filo-europea, ha però già annunciato che non lascerà il suo incarico perché ritiene l’elezione non legittima. L’opposizione europeista contesta infatti il risultato delle elezioni parlamentari del 26 ottobre, secondo l’OSCE macchiate «da episodi di compravendita di voti, intimidazioni e brogli elettorali».

Chi è Mikheil Kavelashvili 

53 anni, Kavelashvili è diventato parlamentare per la prima volta nel 2016 con Sogno Georgiano. Nel 2022 ne è uscito ed è stato tra i fondatori di Potere al Popolo, un partito che fa parte della maggioranza, si colloca ancora più a destra di Sogno Georgiano e ne è di fatto subordinato. Il suo scopo è fingere che in Georgia ci sia un pluralismo, che in realtà non esiste, in un sistema che sta diventando sempre più autoritario. Di Sogno Georgiano fa parte anche Kakhaber Kaladze, ex difensore di Milan e Genoa, che è stato vice primo ministro e oggi è il sindaco della capitale Tbilisi.

Il suo passato da calciatore, dicevamo. Nel gennaio 1996 viene acquistato per 2,5 milioni dal Manchester City, all’epoca lontano anni luce dai livelli attuali. Nei Citizens gioca anche un altro georgiano, Georgi Kinkladze, decisivo per l’acquisto del connazionale. Kavelashvili debutta ad aprile con gol, nel derby contro lo United, ma il suo City perde 3-2 e a fine stagione retrocede in First Division. Rimane a Manchester per un’altra stagione, segna altri 2 gol e poi si trasferisce in Svizzera. Lo score in Nazionale? 46 presenze e 9 reti.

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Le proteste dei georgiani

Torniamo al presente. Nell’attesa dell’elezione di Kavelashvili, il Primo Ministro Irakli Kobahkidze ha annunciato che la Georgia non proseguirà i negoziati per entrare nell’Unione Europea prima della fine del 2028. Una decisione che, unita alle proteste per le elezioni, ha scatenato la reazione dei georgiani, che si sono riversati in piazza per far sentire le loro voci contro il governo di Sogno Georgiano. Il bilancio degli scontri con la polizia? Più di 300 feriti e almeno 500 arresti. Tra queste, molte dicono di aver subito vere e proprie torture o di esser state trattate in modo disumano.

Nel mirino anche la contestatissima legge sui cosiddetti “agenti stranieri”, approvata a maggio e di cui Kavelashvili è uno dei coautori, che obbligherà le ONG e i mezzi di informazione che ricevono il 20 per cento e oltre dei propri finanziamenti da Paesi esteri, a registrarsi come organizzazioni straniere. Si tratta di una legge che, secondo molti osservatori, ne ricorda una molto simile usata dal regime di Putin in Russia come strumento di repressione politica.

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Sulla questione è esposto anche Kvara

Al coro di forte protesta si è unito anche Kvicha Kvaratskelia, che ha preso una netta presa di posizione sui social: «Vorrei esprimere la mia opinione e la mia posizione da cittadino: il desiderio e la volontà del popolo georgiano è camminare su strade europee», ha scritto il giocatore del Napoli. «Questo dice la nostra storia ed è l’unica scelta giusta. Rimane inaccettabile allontanarsi da questa strada. Il mio paese è del popolo e nessuno è al di sopra della volontà del popolo. Stop alla violenza e alle aggressioni!».