Nessuno ha segnato più di lui nel 2024 tra i calciatori italiani in tutto il mondo, prendendo in analisi i campionati dalla prima alla terza divisione, coppe nazionali e internazionali. Il suo nome è Imre Badalassi e non è nuovo a questo record: ci era già riuscito due anni fa, battendo pure Ciro Immobile. Adesso la concorrenza è di Cosimo Patierno, attaccante dell’Avellino che nel 2024 ha segnato 24 reti tra tutte le competizioni.
Badalassi è a 25, una in più: da questa estate gioca nel Cosmos, nel campionato sammarinese, dov’è arrivato dopo valanghe di gol con la maglia del Tre Penne. È a San Marino dal 2016: prima nel Tre Fiori (27 reti in 31 partite), poi nella Folgore (41 in 63 gare) e poi Tre Penne (73 in 117) e, appunto, Cosmos. Sul Monte Titano ha esordito anche in Champions League e in Conference League, ha vinto due campionati e due titoli di capocannoniere. E ha siglato 8 gol in questa prima parte di stagione, in 11 partite, prima di infortunarsi. Da ragazzo era arrivata la chiamata del Cesena in Serie A, ma un infortunio al crociato lo fermò. Dovette declinare la chiamata del Siena per esigenze di vita: ripartì dalla Terza Categoria, in poco tempo arrivò in D, ma la famiglia e un’occupazione stabile lo chiamavano.
«Divido la mia vita tra il lavoro e il calcio», ci racconta. «Lavoro tutto il giorno in una ditta di lavaggio, poi la sera vado ad allenarmi per 3 o 4 volte a settimana, più la partita nel weekend», poiché nel campionato sammarinese quasi tutti i calciatori non vivono di pallone. «Ero a conoscenza di questa statistica, ne sono venuto a conoscenza già qualche stagione fa ed è sicuramente uno stimolo – spiega – e cerco sempre di fare il maggior numero di gol possibili, la tengo d’occhio e mi sprona», dato che anche quest’anno è partito benissimo. «Al Cosmos mi trovo molto bene: ogni anno ricevo offerte dalla Serie D e dall’Eccellenza, ma dovrei lasciare il lavoro per dedicarmi completamente al calcio, e non posso farlo. E poi a San Marino mi trovo benissimo, perché dovrei andarmene?», alle 18:30 infatti esce da lavoro e diventa uno dei pezzi pregiati del campionato locale, forse il più pregiato di tutti.
Nato a Firenze, cresciuto nel Santarcangelo e affermatosi a San Marino, è nato nel 1995 e il calcio è sempre stato sogno e passione. Lo provochiamo: «Ma viste tutte queste reti, il ct Spalletti potrebbe fartela almeno una chiamata!». Ridendo, risponde: «Beh… è un grande paragone. Poi certo, se vedesse quel dato e volesse chiamarmi… anche solo per soddisfazione… come potrei dire di no!». Intanto sogna a ritmo di gol.