All’andata contro il Manchester City era stato ammonito ancor prima di entrare in campo. Neanche un minuto in Premier, ma subito un giallo. Poi era entrato per un solo minuto, nel recupero, facendo l’esordio tra i professionisti e litigando subito con Haaland. Il norvegese prima aveva detto ad Arteta il famoso «Stay humble» , “rimani umile”, e poi litigando con il neo-diciottenne Myles Lewis Skelly gli aveva chiesto «Ma tu, chi sei? Stai zitto».
Ecco, sono passati 5 mesi. Il City è andato in caduta libera e l’Arsenal, nelle ultime ore, gli ha rifilato 5 gol nel match di ritorno. E Lewis-Skelly, così come i suoi compagni, quel litigio a fine partita non se lo è dimenticato. Minuto 62: proprio Haaland ha da poco segnato l’1-1 momentaneo, quando Partey riporta subito in vantaggio l’Arsenal, che continua ad attaccare. Myles Lewis-Skelly entra in area e segna il 3-1. L’Emirates è semplicemente infuocato. Lewis-Skelly, terzino sinistro classe 2006, ha appena segnato il primo gol tra i pro, proprio contro quel City con cui aveva esordito tra i pro all’andata. Guarda il pubblico, si siede, e imita l’esultanza di Haaland con la meditazione. I compagni arrivano per accerchiarlo, tra chi se la ride e chi gli tocca la testa scherzando.
Lewis-Skelly non doveva neanche giocare. Ma incredibilmente, nonostante sia stato espulso nella gara contro il Wolverhampton, l’Arsenal ha fatto ricorso e la FA ha annullato la squalifica. E quindi eccolo, contro il City. Myles, che ha accumulato fin qui 10 presenze in Premier, è una sorta di modello nel settore giovanile dei Gunners: il manager dell’Academy, l’ex difensore Per Mertesaker, lo ha premiato per il suo impatto positivo sugli altri ragazzi. Alla Aldenham School è tenuto come riferimento, dove nonostante la sua importante attività sportiva ha un rendimento lodevole. Il suo forte? Ama scrivere saggi e studiare le lingue, come lo spagnolo. Sua madre, Marcia Lewis, ha creato una piattaforma per aiutare i genitori nei primi anni di sport dei figli, organizzando anche incontro per sensibilizzare ed educare alla gestione dell’adolescenza. Rimanendo… humble.