Sputiamo sangue tutti i giorni. Proviamo a trasformare i nostri sogni in realtà, sfidando campi impossibili, vento e pioggia. Viviamo per quella sensazione devastante di fatica mista a soddisfazione, con le gambe che pesano di fango e chilometri. Fatichiamo a spiegare perché siamo innamorati della terra che sporca i calzettoni e fa sanguinare le ginocchia, ma noi non siamo nati per fare della filosofia.
Tutti i giorni guardiamo in televisione il calcio dei grandi. Sono puliti, precisi, pettinati. Noi siamo brutti, sporchi e cattivi. Ma sul nostro campo siamo pronti a scommettere che per batterci dovrebbero impegnarsi alla morte anche i fenomeni milionari. Sui nostri campi comandiamo noi. La tecnica è un particolare trascurabile, qui sulla bilancia bisogna buttare tonnellate di cuore e fegato.
Benvenuti nel calcio delle emozioni, il nostro calcio.