Come si riconosce un fenomeno in una mischia di giovani promettenti? Semplice, basta osservarne le movenze e le decisioni che è in grado di prendere sotto pressione. Pensare un decimo di secondo prima degli altri, agire come se si potesse leggere nel futuro, mettere ordine e diffondere calma e tranquillità, spiccare come leader senza bisogno di autoproclamazioni. Lo avevamo scoperto nella semifinale degli Europei 2017 quando contro l’Italia Dani Ceballos seppe mettere in mostra tutte queste doti, e non solo. Quest’anno, altro Europeo stessa storia: un Ceballos imprendibile che a suon di colpi di tecnica sopraffina ha fatto ammattire le difese avversarie e ha portato la Roja alla conquista del titolo. Nel 2017 venne premiato come miglior giocatore del torneo attirando le attenzioni delle big europee, in particolare si mosse il Real Madrid versando 15 milioni nelle casse del Betis Siviglia. A quest’Europeo è invece arrivato come un ragazzo più maturo e affermato in cerca però di rilancio visto il poco spazio trovato nelle merengues. Ha comunque replicato, se non migliorato, le prestazioni del 2017 e chissà se a questo giro, tra le squadre interessate, non la spunterà il Milan, fortemente orientato ad investire sul talentino spagnolo.
Classe 1996, Dani Ceballos nasce come ala sinistra giocando prevalentemente in quella posizione per poi iniziare ad arretrare il suo raggio d’azione prima come trequartista e poi come centrocampista centrale. Tecnica sopraffina e facilità di calcio rare: si, questo è destinato a diventare uno dei migliori d’Europa.
Tutto perfetto. Se non fosse per il carattere fumantino che lo ha sempre contraddistinto fin da ragazzo: nel 2012, infatti, lungi dal poter diventare uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico mondiale, si lascia andare ad una serie di Tweet contro il Barça e, più in generale, contro il popolo catalano. Messaggi duri, messaggi di odio rivolti a Piqué e Fabregas: “Catalán de mierda” è il più passabile.
Ma non ha risparmiato neppure Iker Casillas. “Yo me trincaba a la Carbonero. Que se joda Casillas. Seguro que la tiene corta”, tradotto “Date a me la Carbonero, tanto Iker ce l’ha più piccolo del contorno della moneta da 1€“. Morbidissimo.
Chi prende Dani Ceballos acquista senza dubbio un talento, ma dovrà conoscere e temprare questo suo carattere schietto e irruento. Solo il tempo ci dirà se potrà essere realmente considerato il fiore all’occhiello del calcio iberico, adesso è il momento del rilancio, dopo un Europeo così non c’è più niente da dire: il ragazzo è pronto, le squadre si muovano a prenderlo prima che sia troppo tardi.