Viviamo un calcio folle, fatto di cifre esorbitanti e numeri da capogiro. Proprio in questo contesto le operazioni a parametro zero assumono un valore a dir poco clamoroso. Le squadre che si muovono con anticipo e astuzia possono arrivare a risparmiare 50-60 milioni di euro solamente per il fatto di raggiungere l’accordo con il giocatore nel momento migliore. Proprio su questa filosofia, combinata con una giusta dose di investimenti mirati, si è fondata la campagna di mercato della Juventus. Negli ultimi anni è riuscita così ad unire esperienza e gioventù muovendosi abilmente nel mercato dei parametri zero. Se vogliamo provare a fare un riepilogo di questi movimenti riusciamo facilmente a capire come, grazie a queste operazioni, la Juventus è riuscita quasi certamente a comporre una delle linee di centrocampo più forti della storia del calcio recente. Tutto si può dire che è iniziato con il colpo, ovviamente a zero, di Andrea Pirlo nel 2011 dal Milan. La qualità di Pirlo è stata poi accompagnata dalle potenzialità di un giovane francese che è riuscito poi a portare 105 milioni nelle casse bianconere: Paul Pogba. Possiamo concludere questo centrocampo stellare con un terzo elemento per cui abbiamo veramente l’imbarazzo della scelta: Khedira o Emre Can, in alternativa agli ultimi due colpi Ramsey e Rabiot. Così si comporrebbe una linea mediana completa e totale, capace di unire qualità, quantità ed esperienza, difficilmente equiparabile ad un centrocampo attuale di qualunque squadra europea. Tra gli altri parametri zero si ricordano inoltre i colpi: Dani Alves, Neto, Llorente e Coman. Ebbene sì, la grandezza della corazzata Juventus si è fondata anche su questo: risparmio, tempismo e abilità.