È uno dei prospetti più promettenti del panorama calcistico italiano, anche se deve fare i conti con uno scomodo paragone. Sandro Tonali, infatti, non vuole essere più avvicinato ad Andrea Pirlo e pensa solo alla salvezza del suo Brescia. Dal ritiro della Nazionale arrivano le sue dichiarazioni, nelle quali ha toccato vari temi interessanti.
MANCINI – «Il mister mi sta dando tanto, sono molto contento di far parte di questo gruppo. Mi sta facendo giocare anche in modo diverso da come faccio nel club e lo ritengo un grande passo in avanti per me. Esordire in azzurro al posto di Verratti? Se dovesse accadere scenderei in campo con lo stesso spirito avuto fin qui, senza cambiare o stravolgere nulla. Sono al 100% disponibile per il mister, speriamo possa andare tutto per il meglio ma sono pronto per qualsiasi scelta verrà fatta».
BRESCIA – «Il presidente Cellino mi stima molto ed io gli voglio bene, è stato il mio primo presidente più importante. È una grande persona, speriamo di fare un grande percorso insieme a lui. Ha detto che valgo 300 milioni? Lo ha detto dopo la gara con la Fiorentina, ma non mi spaventa anche se trecento sono davvero tanti. A Brescia sono passati tanti grandi giocatori. Sono orgoglioso di questa società e siamo fiduciosi di quello che potremo fare quest’anno. Per adesso non penso al mercato, l’unico obbiettivo comune è la salvezza, ci pensiamo giorno e notte. Quello che è successo con Balotelli, non dovrebbe esistere, nel cacio diverse cose andrebbero messe in ordine».
PIRLO – «Non mi infastidisce il paragone con lui. Ho sentito questa cosa talmente tante volte che mi è entrata in testa. Per me quello con Pirlo non è il paragone adatto. Lui aveva una qualità ed una tecnica incredibile. Io mi vedo come Gattuso, ma più tecnico. Per me è stato un idolo fin da bambino».