Alla vigilia del match contro la Spal, in programma domani alle 15 a San Siro, Antonio Conte parla della sfida e della sua Inter in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico nerazzurro.
PARTITA: «La Spal è una squadra organizzata con un allenatore bravo e dovremo stare attenti, specie dopo partite contro lo Slavia che possono generare appagamento. Questo non deve accadere e sarei molto deluso se fosse così. Noi dobbiamo dare risposte importanti, dando il massimo e stando concentrati. Una sfida da vincere assolutamente, nessuna partita si può dare per scontata».
LUKAKU E LAUTARO: «Loro sono cresciuti molto dall’inizio della stagione e già in precedenza dissi che rispetto a qualche mese fa, oggi sono due attaccanti diversi. Il lavoro ha permesso loro di capirsi e sfruttare al meglio le rispettive qualità. Bisogna sottolineare anche il loro impegno in fase di possesso e non possesso. C’è ancora tanto da fare però».
DIFESA: «I miglioramenti in fase difensiva sono frutto del lavoro fatto anche sfruttando numerose soste per le Nazionali. Questo perché giocando ogni tre giorni non è facile lavorare su certi concetti. Non dimentichiamoci che i ragazzi hanno cambiato allenatore e modo di lavorare».
SCUDETTO: «L’entusiasmo e l’empatia in noi ci sono e sono forti. Chi non gioca o chi è in tribuna e tutto lo staff, respira un’aria positiva. Abbiamo cementati sempre di più questo gruppo grazie alle difficoltà vissute specialmente nell’ultimo periodo. Stiamo facendo molto bene ma è davvero troppo presto per pensare in avanti, noi dobbiamo solo lavorare. Poi arriverà il momento di capire dove possiamo arrivare».
ESPOSITO: «Stiamo parlando di un calciatore di cui ho grande stima e fiducia. Sebastiano è dentro alla rosa a tutti gli effetti e cercherò di mettere la migliore formazione possibile. Alla Roma non penso, ma la paura di mettere Esposito dal primo minuto non c’è proprio».
MENTALITÀ: «Sicuramente una partita come quella con lo Slavia deve darci entusiasmo positivo, non appagamento. Il nostro percorso in Champions è a petto in fuori, perché siamo riusciti a riportare nelle nostre mani il nostro destino».
MODULO: «Sicuramente il 3-4-3 è un’arma a partita in corso, con i tre attaccanti al completo ma poi rischiamo di perdere equilibrio dietro. Dobbiamo lavorarci».
GABIGOL: «Marotta è stato chiaro, non rientra nei nostri piani. Abbiamo le idee molto chiare in merito. Sono felice per i risultati raccolti da Gabigol, ma non è un mio calciatore. Parlare di lui sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei miei ragazzi».