Il primo Krzysztof Piatek visto in Italia è stato una bella meteora. Un attaccante semisconosciuto capace di segnare alla prima stagione in Serie A 13 gol col Genoa prima e 9 col Milan poi, senza contare le 8 reti complessive in Coppa Italia. Quello di quest’anno sembra tutto un altro giocatore, a partire dal numero: arrivato con il 19, ora veste solo il pesante 9 rossonero. Per qualcuno è proprio quella cifra a portare ciclicamente sfortuna agli attaccanti milanisti, ma i dati dicono altro. Per il polacco solo 3 reti, di cui due su rigore e solo uno su azione che è anche l’ultimo da lui segnato. Era il 20 ottobre e il Milan pareggiava 2-2 in casa contro il Lecce. Da quel giorno, nessuna esultanza e nessun assist. Al di là delle fredde statistiche, emergono però altri fattori. Durante i circa 450 minuti di digiuno, Piatek si è visto poco e raramente in maniera davvero pericolosa, con prestazioni insufficienti. Spesso sembra fuori dal contesto di gioco. Si può parlare di flop? Probabilmente si, specie se prestazioni e atteggiamento vanno di pari passo. Ora l’attaccante polacco è al bivio: o arriva la svolta o la cessione sarà prossima.