All’Olimpico Grande Torino, la Fiorentina deve obbligatoriamente ritrovare i tre punti, dopo tre sconfitte consecutive. Il Toro, invece, cerca continuità dopo la vittoria per 0-1 in casa del Genoa sabato corso.
Zaza di testa
Il primo tempo, così come il resto della gara, regala poco spettacolo e poche emozioni. La prima occasione è al 18′ e capita sul destro di Zaza a pochi metri dalla linea di porta, ma Ceccherini si immola e devia in angolo il tentativo a botta sicura dell’attaccante lucano. Due minuti più tardi è sempre l’ex Sassuolo a rendersi pericoloso con un diagonale di destro a concludere un bellissimo contropiede orchestrato da Izzo, ma Dragowski fa come Garella e respinge con il piede.
Il gol era nell’aria, Zaza lo aveva fatto intedere a più riprese ed infatti è lui a portare avanti il Torino. Minuto 22′, numero di Ansaldi sulla sinistra, cross perfetto nel cuore dell’area viola e colpo di testa del numero undici granata, completamente indisturbato, che insacca di potenza alle spalle di Dragowski.
Ansaldi MVP
Nella ripresa, la Fiorentina prova a reagire, ma i suoi affondi non sono abbastanza decisi e convinti. Al 61′ ottima opportunità per Chiesa sul lato corto di destra dell’area piccola, ma Sirigu si trasforma in portiere di hockey e respinge con il petto, in effetti era poca la luce a disposizione del talento viola per cercare di indirizzare il pallone nel migliore dei modi. Al 70′ ci prova Sottil, dal limite, col mancino, respinto da Sirigu in tuffo.
Proprio nel miglior momento della Fiorentina arriva il gol del raddoppio dei granata che taglia le gambe alla formazione di Montella. Angolo per gli ospiti, palla recuperata da Aina che parte sulla sinistra e poi serve Ansaldi centralmente. L’argentino si invola verso la porta avversaria e, una volta giunto al limite, sterza sul sinistro e trova l’angolino basso con un tiro di collo pieno sul primo palo: forse Dragowski avrebbe potuto fare meglio.
Troppo tardi
Nei minuti finale, la Fiorentina ci prova più con l’orgoglio che con la tecnica. Prima Sottil, poi Pedro murato da Bremer, sfiorano il gol dell’1-2. Gol che però arriva, al minuto 91′, quando Chiesa si inventa uno strappo dei suoi sulla fascia sinistra, accelera, arriva sul fondo e la mette rasoterra nell’area piccola dove c’è Caceres che spinge il pallone in porta da distanza zero.
Ma non c’è più tempo. Triplice fischio di Giacomelli. Altri tre punti per il Torino, altra sconfitta per la Fiorentina. Ore decisive per Montella.