La Gazzetta dello Sport riporta un’intervista ad Antonio Percassi nella quale lo stesso presidente dell’Atalanta si confessa e racconta come ha vissuto la partita la partita che ha guardato da solo a casa. «Avevo deciso di essere dove potevo stare da solo, a casa. Ho preferito così: me la volevo godere di più, volevo potermi disperare o piangere per la felicità. E ho pianto, da solo. Alla squadra ho detto che hanno fatto una cosa straordinaria, unica, storica. Ci hanno regalato un sogno incredibile»
Lui stesso ammette di averci sempre creduto, anche dopo le prime 3 partite. «Ci davano già per esclusi, si parlava di mancanza d’esperienza, emozione da debutto, ma poi nelle altre tre abbiamo giocato un gran calcio e scritto un capitolo che ci ha dato anche un risalto mediatico incredibile. Abbiamo imparato, che abbiamo capito cos’è la Champions League».