La punta colombiana Duvan Zapata ha parlato ai microfoni di Atalanta News delle sue condizioni fisiche e di come ha vissuto la partita di Donetsk da spettatore:
«Sono da solo, ma va bene. Sto approfittando di questi giorni per rientrare in squadra e cercare di non mancare più fino alla fine della stagione. Questi giorni mi sono serviti per lavorare»
SUL NATALE A BERGAMO- «È stato un mese diverso dal solito, siamo stati bene, l’importante è stare in famiglia. Ho passato un bel Natale, ora devo solo aspettare l’inizio del nuovo anno e sperare che il prossimo sia migliore di questo che sta finendo.»
QUANTO MANCA L’ATALANTA- «Mi è mancata tanto la squadra, mi dispiaceva non poter fare niente e ho fatto fatica a guardare certe partite. Poi spesso ero distratto dai bambini. Ora ho tanta voglia di tornare, di ricominciare a giocare. Questa voglia penso che mi passerà solo quando sarò in campo. Ho passato questo brutto incubo, ora mi sto preparando per tornare più forte di prima.»
LA PARTITA CON LO SHAKTAR- «Sì quella l’ho vista, ero a Siviglia in un ristorante, ho portato l’iPad per vederla e tutti mi guardavano male. È stato il mio modo di festeggiare. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario come dice il presidente. Abbiamo anche avuto fortuna nel sorteggio, poteva andare peggio, ma col Valencia penso che ce la giochiamo. Ora dobbiamo pensare al campionato in questo mese e poi penseremo alla Champions.»
LA PARTITA COL MILAN – «È stata una bella partita, i ragazzi ci hanno fatto togliere delle soddisfazioni ed è stato bello chiudere così l’anno in casa. Io da tifoso ho esultato, spero dalla prossima partita di poter essere in campo.»
IL GOL PIU’ BELLO – «Quello contro il Genoa è stato bello, poi è stato all’ultimo minuto. Poi anche quello contro il Torino, forse è stato questo il più bello. Ora sto lavorando per tornare vicino a quel livello, forse non sarà proprio uguale, ci metterò un po’ di gare. Anche per questo ho voluto lavorare in questa settimana di ferie. So che ho bisogno di lavorare e se sto bene si vedrà in campo.»