Durante la conferenza stampa per annunciare il rinnovo di Riccardo Sottil con la Fiorentina, il direttore sportivo gigliato Daniele Pradè ha fatto anche il punto sui temi di casa viola.
SOTTIL – «Joaquin è quello che lo ricorda di più. Per movenze e caratteristiche. La cosa bella di questi ragazzi è il senso d’appartenenza che hanno nei confronti della Fiorentina. Riccardo è un calciatore che vogliono tantissime squadre. Oggi come oggi ci dispiacerebbe privarcene anche per soli 6 mesi, ma monitoreremo questa situazione perché lo abbiamo deciso in accordo con il suo agente e con il padre».
IPOTESI PRESTITO – «Lo cercano in tante società. Riccardo piace a tantissime squadre sia in Serie A che in Serie B. Ad oggi mi dispiacerebbe e ci dispiacerebbe come club privarcene anche per sei mesi. Con lui, l’agente e il padre monitoreremo la situazione perché è la cosa più intelligente che possiamo fare».
MERCATO – «Il presidente ha fatto un investimento importante con Cutrone. Sappiamo che numericamente abbiamo bisogno di un giocatore a centrocampo e uno probabilmente in difesa. Dobbiamo però fare operazioni rivolte al futuro. Non vogliamo prendere giocatori tanto per prendere».
JUAN JESUS – «La cosa più bella è che stiamo diventando una società appetibile per i giocatori. La società sta crescendo, sta investendo ed è presente sul territorio. Tutte cose che piacciono ai giocatori».
ZURKOWSKI – «Zurkovski è stato preso dalla precedente gestione. Ha fatto un Europeo con la Polonia eccezionale e deve fare un percorso di crescita. Sono felice del suo percorso e con lui dovremo fare una valutazione simile a quello di Sottil».
PEDRO – «È arrivato a Firenze con un deficit muscolare importante. Sapevamo che il percorso sarebbe stato lungo e una volta rientrato a disposizione il Flamengo ha fatto un’offerta e si è concretizzata l’operazione. Sappiamo tutti cosa sia il Flamengo per i brasiliani. Si può parlare di fallimento tecnico, ma a livello economico può ancora essere un ottimo investimento per la Fiorentina avendo anche la possibilità di riportarlo a Firenze. Lui ci ha messo tutto per fare bene, grande sacrificio. I giocatori, soprattutto i brasiliani, devono essere aspettati. Se non fosse arrivato il Flamengo magari Pedro sarebbe stato ancora qua».