Al Via del Mare, va in scena la sfida tra due squadre bisognose di punti. Il Lecce per cercare la svolta: cinque sconfitte e due pareggi nelle ultime sette partite di campionato, ultima vittoria risalente al 3o novembre scorso, 0-1 a Firenze. Il Torino ha un solo risultato per proseguire la propria avventura con Mazzarri: vincere.
Il mercato funziona
Alla prima vera occasione, i ragazzi di Liverani passano in vantaggio. Al 10′, angolo dalla destra di Saponara, è uno schema: passaggio rasoterra direttamente per Deiola che, dalla lunetta, calcia di prima col piattone destro, mandando il pallone sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di un Sirigu immobile. Assist e gol arrivati da due nuovi giocatori arrivati nell’ultima sessione di calciomercato.
Il Torino è in tilt e al 19′ i giallorossi raddoppiano. Cross dalla destra di Rispoli, respinta corta e maldestra di Djidji che praticamente fa un assist a Barak , appena entrato dentro l’area avversaria, libero di calciare a botta sicura con il mancino: bordata sotto la traversa che vale il 2-0 del Lecce.
Lecce che continua ad attaccare e creare occasioni da gol nitidissime. Al 30′, verticalizzazione di Barak sulla sinistra, pallone per Saponara che dà un’occhiata al centro dell’area pescando Lapadula all’altezza del primo palo: il suo tap-in, sporcato dall’intervento di un difensore granata, non si trasforma in terzo gol soltanto grazie al miracolo di Sirigu.
Sul finire della prima frazione, punizione di Belotti appena fuori dalla lunetta dell’area del Lecce, tiro deviato da De Silvestri (dinamica molto simile a quella del gol di Inzaghi nella finale di Atene del 2007). Rocchi si consulta il Var e, dopo il silent check, il gol viene annullato per posizione di fuorigioco dell’esterno granata.
Poker
Al rientro dagli spogliatoi, la musica non cambia. Lapadula, lascito colpevolmente solo dalla difesa del Torino, impatta di testa un traversone arrivato dalla sinistra: Sirigu si supera ancora una volta.
Ma è solamente il preludio al terzo gol, tanto cercato e voluto e che arriva al 64′. Assolo di Falco che riceve palla sul vertice sinistro dell’area, si accentra, nessuno dei difensori granata esce dalla linea per ostacolarlo, e il piccolo fantasista dei salentini fulmina Sirigu con un destro potentissimo che toglie la famosa ragnatela dell’incrocio.
Il poker è servito al 78′. Bremer in ritardo su Shakov all’interno della propria area, Rocchi non ha dubbi e assegna il penalty. Dagli undici metri, Lapadula spiazza Sirigu: partita in ghiaccio.
Il resto è accademia. Poker del Lecce a un Torino in crisi nerissima: Mazzarri ha le ore contate.