La Juventus ha perso la seconda partita consecutiva in trasferta, la quarta in stagione. Più che la sconfitta preoccupa il fatto che a Verona è sembrata subito spenta – forse convinta di sistemare prima o poi la serata -, ha subìto nella prima mezz’ora e soprattutto alla fine, quando la partita si è decisa. Non sono bei segnali anche perché l’Inter in serata ha fatto 54 (punti) pari e la Lazio, a -1, spaventa. I tifosi si sono agitati parecchio e tra le tre parole più utilizzate su Twitter a Torino c’era “Sarri”, a testimonianza dell’uomo intorno a cui si è sviluppata la discussione.
Juventus, cosa non va
Tra la serataccia di alcuni titolari e il momento no di altri, la Juventus da qualche tempo, nonostante i numeri da record di CR7, non sembra la solita squadra: va sotto per applicazione, sembra meno determinata degli avversari. È questione di testa, più che di piedi, come si legge su La Gazzetta dello Sport. I problemi? Gli equivoci in attacco creano nervosismo, i principi del sarrismo che vengono meno, la poca cattiveria, il centrocampo a corto di uomini e idee, una rosa corta e con tanti doppioni.