Inter, Marotta: «Campionato falsato, azione Lega contro Inter»

by Redazione Cronache

Giuseppe Marotta, AD dell’Inter, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, sfogandosi dopo le recenti decisioni in merito al rinvio delle gare del campionato italiano a causa del coronavirus, in particolar modo della maxi-sfida tra la Juventus e i nerazzurri.

Le parole di Marotta

Il dirigente non le ha mandate a dire, iniziando proprio dalla partita al vertice della Serie A: «Bisognava usare lo stesso criterio per tutte le squadre. Al massimo si sarebbe dovuta rinviare l’intera giornata». Parole forti sulla gestione del calendario nei confronti dell’Inter: «Posso dire che la Serie A è falsata, dalla Lega c’è stata un’azione grave nei confronti dell’Inter. Il campionato rischia di non concludersi se dovessero saltare altre partite. Perché è stata decisa la data di Juventus-Inter prima di quella di Inter-Sampdoria? Il campionato è falsato, alterato nei suoi equilibri. Basti pensare solo agli infortuni e alle squalifiche. E poi ci sono gli aspetti psicologici di una squadra dovuti alla classifica. L’Inter è danneggiata, il calendario di maggio è incredibile. Conte è preoccupato, lui come molti suoi colleghi. Per un tecnico non è semplice gestire l’incertezza del calendario, è complicato programmare gli allenamenti, figuriamoci poi pensando al mese di maggio».

La gestione di Inter-Sassuolo

Marotta si è soffermato poi su InterSassuolo: «Sono preoccupato. Cosa si fa, come ci si comporta? A porte chiuse non si può giocare, sarebbe assurdo usare uno strumento che solo una settimana prima non è stato considerato adatto per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Le porte chiuse non esistono, stop, fine dei discorsi. E non si parli neppure di rinvio a lunedì: l’Inter ha già subito un danno, abbiamo pagato a caro prezzo, tre giorni dopo peraltro avremmo l’impegno di Europa League. Dunque la partita si disputi domenica a porte aperte oppure non vedo soluzioni. Il peccato originale è il rinvio di Inter-Sampdoria di domenica scorsa: quella gara si sarebbe dovuta giocare a porte chiuse, soluzione che non piace a nessuno ma secondo me è inevitabile in situazioni come questa».

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