Justin Kluivert, giovane attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista per Black Arrow. Il giocatore giallorosso ha parlato del suo approccio a Roma e degli olandesi che hanno fatto la storia, tra cui suo padre:
SUL PADRE – «Mio padre è una leggenda in Europa, è stato un top player. Io sono un po’ più piccolo, lui era un attaccante e come me ha giocato anche all’Ajax. È stato il più giovane giocatore in una finale di Champions League e l’ha anche vinta. È il giocatore che ha segnato di più per la nazionale olandese ed è magnifico per un giocatore di colore. I miei sono divorziati, questo ha reso me e i miei fratelli più forti. All’inizio è stata dura, ma poi è andata bene. Ho imparato molto da lui, mi ha sempre aiutato e sono grato per aver avuto un padre così. L’ho sempre visto solo come mio padre, non è mai stata una pressione»
SUGLI OLANDESI IN ITALIA – «Seedorf ha giocato con mio padre, era bellissimo da vedere, era così forte e potente. . Van Dijk è il capitano dell’Olanda, dove ho fatto anche il mio debutto, è un vero leader. Aron Winter è stato uno dei miei allenatori all’Ajax prima che arrivassi a Roma. Davids era chiamato il pitbull perché era come un fuoco in campo, combatteva su ogni pallone. Era un bel giocatore, sono tutti giocatori di colore, tutte leggende»
SULL ROMA – «All’inizio della mia avventura con la Roma è stato difficile. La lingua era diversa e sono venuto qui da solo. Ma sono cose che ti rendono più forte. Impari tanto, impari le usanze e la lingua e come vivono. Imparare sempre qualcosa ti rende una persona migliore»