Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di 90° Minuto, rendendosi portavoce della società in merito alla questione dei rinvii delle cinque partite di questa giornata di Serie A.
«Vorrei precisare che è più importante la salute del popolo italiano, prima di ogni sport. Tutti devono stare uniti, e non solo in Italia ma nel mondo. Noi, come Fiorentina, abbiamo rispettato tutte le regole, partendo venerdì. Sono stato in contatto continuo con la Lega e mi hanno assicurato che si sarebbe giocato, a porte chiuse. Ovviamente siamo andati a Udine, preparandoci, e poi sabato io e Pradè, insieme a Giuseppe Commisso, siamo partiti per Udine. Da lì, leggendo i social media, abbiamo capito che c’era possibilità che non si sarebbe giocato. Ho chiamato in Lega e mi hanno detto che c’era la riunione per una decisione finale, poi alle 12.20 mi hanno chiamato per dirci che non si sarebbe giocato».
Il dirigente dei viola ha poi aggiunto: «O giochiamo tutti, o non gioca nessuno. Io direi così, che nessuno doveva giocare. Si rispettavano le regole, decidendo in settimana, e tenendo di conto innanzi tutto della paura della gente verso questo virus».