Intervistato da Ziggo Sport, Matthijs de Ligt, difensore della Juve e dell’Olanda, parla anche del rapporto speciale che lo lega a Stefan de Vrij. Il difensore inoltre si espone sulle scelte di mercato. Su di lui c’è stato l’interesse concreto del Barcellona. Nell’intervista racconta inoltre dell’approccio al calcio italiano:
SU DE VRIJ – «Sono sempre stato in buoni rapporti con De Vrij. Quando a diciassette anni sono stato aggregato alla Nazionale maggiore è stato lui a sedersi accanto a me sull’autobus e a parlarmi. Ho un ottimo rapporto con lui. Milano e Torino sono molto vicine, ora ci vediamo regolarmente e il rapporto è diventato più forte. Siamo ottimi amici e ci piace stare insieme in Nazionale. Stefan è un grande giocatore e in Serie A è uno dei migliori difensori. Virgil ora è il miglior difensore del mondo, poi io e Stefan ci giochiamo l’altro posto. Ma noi non la vediamo male, non c’è rivalità»
SULL’APPROCCIO ALLA SERIE A – «Ci sono molte persone che ti guardano e si aspettano molto da te. E sono tutte cose nuove rispetto all’Ajax. Penso di aver raggiunto un buon livello in ogni partita dall’inizio di novembre. Sono felice che le cose stiano migliorando e della fiducia del club. Bonucci e Chiellini sono giocatori che hanno vinto tutto per nove anni e sanno cosa fare in campo. Pertanto è impossibile dire di avere il posto fisso. Questo è quello che mi hanno detto: sei un grande giocatore, ma soprattutto sei qui per imparare da quei due ragazzi. Abbiamo bisogno di te in questa stagione, perché è importante avere una rosa ampia. A un certo punto mi sono seduto in panchina per un po’, e ne ho anche parlato con l’allenatore. Ho avuto quell’infortunio alla spalla, che mi ha anche infastidito l’inguine e mi condizionava anche in allenamento. A quel punto il mister mi ha detto di stare tranquillo, e che avrebbero avuto bisogno di me più avanti e nella migliore condizione. Gli olandesi però non sono così: se non stanno giocando si chiedono ‘cosa succede adesso?’ A volte è difficile...»
SUI RAPPORTI CON I COMPAGNI – «Ho imparato l’italiano con la mia ragazza. Per via dei tanti impegni le lezioni di italiano ora sono un po’ meno, ma adesso sto bene e in campo non ho problemi. La prima settimana che sono arrivato, siamo andati in Cina, Corea del Sud e Singapore. Tutti parlavano italiano, ti siedi a tavola, ti guardi intorno e pensi: sarà una lunga settimana… Io e Ramsey all’inizio non parlavamo italiano. Entrambi parlavamo inglese, quindi passavamo molto tempo insieme. Chiellini, che parla anche inglese, mi ha aiutato molto»
SUL BARCELLONA E LA SCELTA JUVE – «L’estate scorsa, sono stato richiesto da Juventus, PSG e Barcellona. Ho studiato tutte le opzioni e alla fine sono arrivato alla conclusione che sarei stato in grado di crescere in modo rapido alla Juventus. Hanno uno stile particolare, che sapevo mi avrebbe reso un giocatore più completo»