Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport e si è soffermato su diversi temi del calcio italiano.
IL MOMENTO DEL CALCIO ITALIANO – «Di totale emergenza e grande difficoltà. I vertici del calcio si sono trovati in difficoltà a causa di una situazione di emergenza impensabile fino a un paio di mesi fa. Qualche errore è stato sicuramente fatto: sono arrivate le disposizioni precise del governo che ci farà giocare a porte chiuse. E’ un peccato, ma un male necessario perché siamo costretti a rinunciare al cuore pulsante dello spettacolo: il pubblico».
INTESA – «Se l’avremmo trovata senza l’intervento del Governo? Un compromesso sulle porte aperte o chiuse non lo so, ci sono arrivate le disposizioni e dobbiamo adattarci. Per fortuna lo abbiamo trovato sul calendario. La possibilità di recuperare le gare il 13 maggio era un’idea che condizionava fortemente la regolarità del Campionato visto che i giochi potrebbero già essere decisi. Sono contento che si recupererà il prossimo fine settimana slittando le successive».
SOSPENSIONE – «Se è mai stata presa in considerazione? Significa non poter recuperare le partite e fermare lo spettacolo. Il vampionato va portato a termine. Il problema nascerebbe se ci dovessero essere casi tra i tesserati e in quel caso il rischio di bloccare il campionato esisterebbe. Con il Governo ne abbiamo già parlato ma è un’evenienza che non voglio nemmeno immaginare».
ZHANG – «Non lo conosco personalmente, in Lega l’Inter è rappresentata da Marotta. Ho letto le dichiarazioni e non mi sono piaciuti i toni così aggressivi; può avere ragione o torto ma non è il momento di alzare i toni».
LIVERANI – «Il suo futuro? Ne abbiamo parlato, credo stia bene a Lecce. E’ intrigato dalla possibilità di continuare con noi e con il nostro progetto che dal 2017 portiamo avanti prima con le promozioni e ora speriamo in una salvezza».