di Andrea Sperti
È stato l’unico giocatore della storia della Champions League a segnare 4 gol fuori casa nella fase ad eliminazione diretta. Basterebbe solo questo per descrivere ciò che sta facendo Josip Ilicic con la maglia dell’Atalanta, ma in realtà sarebbe riduttivo indicare questo record come quello più rappresentativo della sua stagione. Lo sloveno, infatti, sta vivendo un’annata magica, nella quale il suo sinistro disegna calcio e le sue conclusioni diventano parabole imprendibili per i portieri avversari. Nel 2020 ha già segnato ben 14 gol, 1 in più del fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo, e soprattutto è diventato il giocatore più anziano a segnare in trasferta in Champions League, con i suoi 32 anni e 41 giorni.
C’è da dire che il suo mancino illumina la scena della Serie A da diverse stagioni, dapprima con le maglie di Palermo e Fiorentina ed ora con quella nerazzurra degli orobici. In Sicilia è arrivato nella stagione 2010/2011, subito dopo aver sfidato i rosanero nei preliminari di Europa League. Il talento sloveno impressionò tutti quella sera, anche l’allora capitano Fabrizio Miccoli, il quale ha raccontato pochi anni fa il curioso aneddoto che lo lega al numero 72: «Quando abbiamo giocato la partita contro il Maribor vidi giocare Ilicic. Fece una grande partita e dissi a Tedesco che avrei voluto consigliare a Semeraro di prendere al Lecce quel giocatore. Spuntò Zamparini alle spalle e mi disse non lo consigli a nessuno, l’ho già preso io».
A dire il vero, insieme a Josip a Palermo arrivò anche il più quotato Armin Bacinovic. Il centrale di centrocampo sembrava essere il vero colpo dei siciliani, ma poi il tempo ha saputo indicare chi fosse nettamente più pronto tra i due. Il mediano adesso è svincolato, ha 31 anni e nella passata stagione ha indossato la maglia della Sambenedettese in Serie C. Il classe ’88 dell’Atalanta, invece, è nel pieno della maturazione calcistica e sta finalmente dimostrando le doti che spesso ha tenuto nascoste, mancando di continuità negli appuntamenti più importanti.
Gli anni di Firenze sono stati turbolenti, quasi ad intermittenza ed anche il controverso rapporto con la tifoseria viola non gli ha permesso di rendere al meglio. Con la squadra toscana saranno 37 i gol segnati in 4 stagioni, seppur l’amore, quello vero, non sia mai sbocciato del tutto.
La sua fantamedia, un 9 pieno, indica quanto siano stati spesi bene i crediti per lui in estate. Averlo in squadra garantisce bonus e ottimi voti, perchè quando non segna gioca comunque grandi partite. La sosta forzata non ci voleva ma nella stagione della sua consacrazione non sarà qualche settimana di stop a fermare la sua voglia di stupire.
Il “Professore“, cosi gli piace essere chiamato, è ormai venuto alla ribalta. 4 gol in Champions non si segnano per caso e l’Atalanta adesso ha tutte le carte in regola per diventare la sorpresa di quest’anno, anche in Europa. Il problema vissuto da Ilicic, nella fattispecie un’infezione batterica ai linfonodi del collo, lo ha fatto maturare e da quel momento lo sloveno ha cambiato anche il modo di approcciarsi alla vita, giocando come sa e portando Bergamo più in alto possibile.