La ferita Zaniolo – venduto alla Roma nello scambio con Nainggolan, a soli 19 anni – è andata troppo in profondità nella pelle dell’Inter per non lasciare un insegnamento prezioso: valorizzare al meglio il proprio vivaio, costruendo in casa il futuro. È questo il diktat del patron Zhang, che in casa nerazzurra ha dettato una lingua netta riguardo i giovani, a partire da Alessandro Bastoni – come riporta La Gazzetta dello Sport.
BASTONI – Il simbolo del nuovo corso nerazzurro è Alessandro Bastoni, arrivato all’Inter la scorsa estate ma di proprietà della squadra di Zhang da due stagioni, complice l’investimento preventivo da 31.1 milioni che ha già portato i suoi frutti. Dopo la crescita in casa Atalanta e l’anno in prestito al Parma, il classe 1999 è rientrato alla base in punta di piedi, ma ribaltando gerarchie e scalzando Godin dal ruolo di titolare.
PIROLA – Difensore classe 2002 nato e cresciuto nella sede dell’Inter, su di lui la società ha le idee ben chiare: concludere la stagione con la Primavera e poi arruolarlo dall’estate sotto i diktat di mister Conte.
SATRIANO – Uruguaiano, 2001, attaccante con stazza e personalità da vendere, Martin Satriano – arrivato lo scorso gennaio dal Nacional – è destinato a diventare il nuovo Luis Suarez, come raccontano in patria. L’Inter su di lui ha investito quattro milioni di euro per strapparlo dal club uruguaiano e anticipare le dirette concorrenti sul mercato.
MERCATO – L’obiettivo dell’Inter resta quello di costruire in casa il talento del futuro. Sullo sfondo, però, resta viva la pista di anticipare la concorrenza sul mercato per i giovani talenti. Tre nomi per la “linea verde” al momento riguardano il club nerazzurro: Kumbulla (2000 del Verona, su di lui anche il Napoli), Tonali (2000 del Brescia, sul taccuino di molte squadre) e Martinez Quarta (difensore del River Plate classe 1996, definito da Zanetti “tra i più interessanti del calcio argentino”).