Aleksandar Kolarov, terzino della Roma, si è espresso così ai microfoni di Sportklub riguardo l’emergenza Coronavirus e la stop dei campionati.
CALCIO – «Il calcio non è una priorità in questo momento. E francamente non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno. Lo spero, ma non sono molto ottimista».
FISICO – «Vorrei scendere in campo prima possibile, ma dobbiamo ragionare. Considerando l’Europa League, dovremmo giocare 17 o 18 partite in due mesi. Fisicamente lo sopporteremo in qualche modo, ma vista la situazione in Italia non so come possa succedere. Nessuno può saperlo o pianificare qualcosa, non si sa quanto tempo potrebbe richiedere».
ALLENAMENTI – «Comunichiamo costantemente con il fitness trainer. Quattro, cinque giorni fa, ogni giocatore ha ricevuto un programma. Ci hanno portato le cyclette e ognuno ha il proprio allenamento. Ci hanno portato anche alcune cose da mangiare, in modo da non dover uscire o uscire il meno possibile. Io l’ho fatto appena due volte. Da programma dovremmo rivederci domenica, ma non credo succederà».
CINA – «Molte persone non hanno preso sul serio la situazione. Tutti dovrebbero essere responsabili non solo di se stessi, ma anche delle altre persone. Un esempio è la Cina, il Paese più popoloso del mondo, che è riuscito a contenere l’epidemia in quattro mesi. Avremo bisogno di meno tempo se saremo disciplinati».