L’ex direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ad ora senza squadra, ha parlato a Tuttosport. Nell’intervista rilasciata al giornale torinese, Corvino ha parlato di Castrovilli. L’ex DS ha descritto l’approdo di Castrovilli nella viola, affermando che era nelle tracce della prima squadra già da tempo:
«Io sono di Lecce, lui di Bari e da tempo in zona si parlava di Gaetano come un ragazzo dalle potenzialità importanti. Quando poi c’è stato da chiudere, visto che sul giocatore erano piombati diversi club, forte del rapporto che avevo con Sogliano e Paparesta sono riuscito a portarlo a Firenze dove ha iniziato a giocare in Primavera. Alla fine di quella stagione c’era da fare una scelta perché ormai Gaetano era troppo vecchio per la Primavera ma ancora troppo giovane per fare il salto in prima squadra, così abbiamo deciso di mandarlo in prestito a Cremona. La sua qualità più grande era la destrezza, ma all’inizio aveva anche qualche difetto di coordinazione. Lo chiamavo spesso per incitarlo a lavorare su quell’aspetto e lui è stato bravo a correggersi. Questo dimostra quanta voglia ci abbia messo ed i sacrifici che ha fatto per arrivare».
Corvino ha menzionato anche l’Inter, che secondo le voci che si rincorrono, è sul centrocampista da tempo: «Si, ho letto che tra le tante c’è l’Inter che lo vuole. In un centrocampo a tre, come interno è l’ideale per Conte. Non è come Vidal, sono diversi: Arturo nel suo modo di giocare ci mette foga e determinazione, mentre a Gaetano vengono più naturali quegli inserimenti. Uno gioca più con rabbia, l’altro è più elegante. Stiamo comunque parlando di due grandissimi giocatori che interpretano ottimamente il ruolo da interno. Quaranta milioni per Castrovilli? Sì, ma solo per una gamba!».