Di storie come questa, in Brasile, ce ne sono tantissime e quella di Gleisson, giovane aspirante calciatore di San Paolo, è solamente l’ultima.
IL LAVORO – Come racconta Marca, il diciannovenne lavora assieme al padre: entrambi, ogni giorno, scaricano oltre 2000 mila noci di cocco.
IL CALCIO – Il giovane Gleisson gioca nel Petrolina, squadra che ha disputato la Copa de São Paulo, meglio conosciuta come Copinha, il torneo in cui le giovani promesse del calcio brasiliano provano a mettersi in mostra farsi notare dai grandi club.
I SACRIFICI – Nonostante la sua squadra sia stata eliminata dalla competizione, Gleisson non ha smesso di credere nei propri sogni. Tutti i giorni, infatti, visto che la sua famiglia non dispone dei mezzi di trasporto necessari, cammina per circa dodici chilometri fino al campo di allenamento.
IL SOSTEGNO – Ovviamente la storia ha fatto il giro del mondo e alcuni calciatori di fama mondiale hanno dato il proprio sostegno a Gleisson. Il primo è stato Casemiro, centrocampista del Real e idolo del ragazzo: «Possono essere 12, 15 o 20 chilometri, ma devi inseguire il tuo sogno». Un altro paulista a mandare un messaggio al giovane del Petrolina è stato Dani Alves: «Ehi, qui parla un altro giocatore del nordest. Volevo dirti che per noi è un onore e una soddisfazione sapere che ci sono persone che rendono onore al nostro popolo. Come rappresentanti del nordest, non possiamo che esserne felici».