Davide Nicola, tecnico del Genoa, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della quarantena dovuta al Coronavirus.
QUARANTENA – «La stiamo passando in attesa di sapere cosa succederà, in albergo. La famiglia è in provincia di Torino, abbiamo preferito così, è giusto e doveroso rispettare le disposizioni. C’è la tecnologia che ci aiuta tanto in questo momento. Siamo realisti ma proviamo a portare avanti il lavoro come se si dovesse ricominciare domani, non possiamo lasciarci andare: io rompo le scatole ai miei giocatori anche in orari non proprio stabiliti, ma ho la fortuna di avere uno staff molto preparato che lavora con me».
OSPEDALE SAN MARTINO – «La parte positiva del fare un lavoro che ti dà visibilità, è usarla per scopi più utili, come aiutare gli altri».
ASSENZA DAL CAMPO – «Certo che manca, come a tutti gli italiani tornare alla propria normalità, che a volte si dà anche per scontata. Credo che valga per me come per tutti gli italiani».
2020 POSITIVO – «Sono molto pratico: è vero che abbiamo fatto bene, sono stato accolto con grande entusiasmo e ho portato le mie idee, credo si sia formata un’alchimia nel gruppo. Il merito maggiore va ai giocatori, sono riusciti a fare gruppo, ma anche a chi lavora dietro di noi».
PRECISIONE NELLE CONCLUSIONI – «Merito alla qualità dei giocatori, l’idea di gioco è propositiva e si vede nei dati, che possa sfruttare il possesso per battere gli avversari. Qualità e rischio, l’idea di dare smarcamenti sulle linee di passaggio. Tecnicamente stiamo cercando di lavorare su priorità che sono state recepite, ma c’era da trovare un equilibrio e per ora sta pagando, ma c’è un percorso ancora lunghissima da fare».
NUOVI ARRIVI – «Agli allenatori non piace indicare un giocatore piuttosto che un altro, tutti mettono a disposizione della squadra le proprie qualità. Sul mercato la società è stata molto brava a individuare in poco tempo i rinforzi giusti, io ho dato le mie impressioni e sono sempre stato coinvolto».
GRUPPO – «Con il Genoa ho un gruppo di ragazzi con grande passione per quello che fanno, ci mandiamo dei video per stimolarci a vicenda nel tornare a fare quello che amiamo. Ora però conta mantenere l’assoluto realismo rispetto a quello che c’è intorno a noi, come tutti gli italiani cerchiamo di poter fare sempre meglio».
DERBY – «È una delle partite più belle in assoluto, parlo proprio in Italia: non vedo l’ora di poterlo giocare, lo scopo di un atleta è sempre battere l’avversario».