Il giornale torinese, Tuttosport, ipotizza come sarà il mercato estivo dopo questa stagione. Non è chiaro se i tempi disponibili saranno gli stessi degli altri anni, ma sicuramente i club avranno più difficoltà economiche, viste le perdite ingenti che subiranno. Tuttosport ha intervistato diversi dirigenti e addetti ai lavori, che hanno detto la loro. La maggior parte sembrano essere più orientati agli scambi dei giocatori, più che agli acquisti degli stessi. E c’è l’ipotesi di togliere il mercato estivo:
FABIO PARATICI (JUVENTUS) – «Ci saranno molti scambi, una situazione che avvicinerà il calcio all’Nba. È presumibile che alcuni club, ad esempio in Germania, possano beneficiare della generale situazione di crisi in virtù di un’economia sottostante più solida di altre».
GIUSEPPE MAROTTA (INTER) – «Al di là delle date che sono ancora tutte da stabilire, penso che sarà un mercato inevitabilmente più povero e nel quale potrebbero esserci quindi più scambi. Assisteremo a una generale diminuzione dei prezzi perché il problema è globale. Sarà importante poter sfruttare le risorse del vivaio».
IGLI TARE (LAZIO) – «La priorità è combattere il virus e chiudere la stagione, non riuscirci sarebbe fatale per la situazione economica del calcio. Speriamo di giocarci lo scudetto fino all’ultimo, anche se non si può ancora sapere quando si riprenderà. Solo dopo penseremo a come organizzare il mercato. L’unica cosa certa è che sarà più complicato. L’abbassamento generale dei prezzi è possibile, ma molto dipenderà anche da come concluderemo l’annata. Non mi intriga l’idea di una sessione sempre aperta fino all’inverno».
PIERPAOLO MARINO (UDINESE) – «Per almeno un anno operazioni da 100-150 milioni ce le possiamo dimenticare. Ammesso che ci sia una finestra ad agosto, perché secondo me si potrebbe andare direttamente a gennaio, sarà un mercato in recessione: il giocatore da 50 milioni diventerà un pezzo da 30».
ANDREA BERTA (ATLETICO MADRID) – «Per me si potrebbe eliminare la finestra estiva, che potrebbe coincidere con il finale dei campionati, e restare con le attuali rose fino a gennaio, quando riaprire il mercato sarebbe anche più logico perché a quel punto i club avrebbero più chiare le perdite e il senso degli investimenti. Prima di tutto, però, bisognerà capire come
rientrare a giocare in sicurezza. Il ridimensionamento dei prezzi ci sarà per tutti».
DANIEL DELGADO (AGENTE) – «Una volta c’era la finestra di fine ottobre-novembre a campionato in corso, magari sarà riproposta. Il mercato in qualche modo si farà,ma prima pensiamo alla salute».