Milan, per il futuro il club valuta Pioli sotto tre punti di vista

by Redazione Cronache
Stefano Pioli

Rangnick, l’allenatore-manager contatto dal dirigente sportivo del Milan Gazidis e dato per certo come sostituto di Pioli a partire dall’estate, nelle ultime ore è una pista che si è raffreddata. Il club rossonero, in ottica futuro, vuole prima valutare il percorso dell’attuale allenatore sotto tre diversi punti di vista – fonte La Gazzetta dello Sport.

TATTICO – Il lavoro di Stefano Pioli, in poco più di sei mesi, si è visto soprattutto nella diversa organizzazione di gioco rispetto al predecessore Giampaolo. Fondamentale l’elasticità dell’attuale mister rossonero, che ha permesso più volte alla squadra di sapersi adattare all’avversario e ai momenti delle gare. A livello “numerico-tattico”, Pioli ha variato spartito due volte, dal 4-3-3 dell’ex allenatore blucerchiato al 4-4-2 e poi 4-2-3-1.

ECONOMICO – Fondamentale è stato anche l’apporto economico di Stefano Pioli nei confronti dei calciatori e successivamente dei conti del club. Ridando importanza a vari elementi in rosa – Bennacer, Rebic e Castillejo su tutti -, il patrimonio tecnico del Milan è salito in positivo. Di contro, restano negative le attuali valutazioni di Paquetà e Leao, ancora senza una collocazione fissa in rosa e per questi equivalenti ad una montagna di milioni seduta in panchina pronta a svalutarsi di gara in gara.

MENTALE – La svolta della squadra si è fatta notare anche da un punto di vista mentale, magari aiutata anche dall’arrivo di uno come Ibrahimovic. Fondamentale, però, è la razionalità di Pioli, abile nelle relazioni nello spogliatoio e capace di creare un legame sincero con i giocatori, coinvolgendo tutti nel progetto rossonero.