Giornata molto calda per la Serie A. Al vaglio le questioni riguardanti la ripresa del campionato, l’eventuale e conseguente calendario e la gestione degli stipendi dei calciatori.
Chi non vuole giocare
Ad ora, la situazione si può riassumere in questo modo. Cresce, in maniera sensibile, il partito delle squadre che vorrebbero chiudere qui la stagione. Si tratta, in pratica, di tutte le società medio-piccole del campionato, capitanate da Cellino, Ferrero e Preziosi, che hanno ricevuto l’appoggio di Udinese, Lecce e Spal. A queste si aggiungerebbero Inter e Juventus, con i bianconeri che si schiererebbero, però, solamente in caso di assegnazione dello scudetto. Per ultime, si sono aggiunte anche Torino e Bologna.
Riassumendo, quindi, ben 10 squadre non sarebbero più intenzionate a far proseguire il campionato.
Chi vuole giocare
Sull’altro fronte, la Lazio di Lotito non si schioda e guida la fazione delle società che vorrebbero terminare la stagione. Assieme ai biancocelesti ci sono Hellas Verona, Cagliari, Milan, Parma, Roma e Napoli.
Neutrali
Attualmente, le uniche due squadre a non essersi ancora espresse sarebbero Fiorentina e Sassuolo.
Promozioni e retrocessioni
In questo caso, il partito di coloro che non vorrebbero più giocare si suddivide ulteriormente in altre due parti.
Ci sarebbe forti pressioni da parte del Benevento, che spingere per convincere ad una maxi Serie A 2020-2021 a 22 squadre, il ché porterebbe la B a 22 se non 24 partecipanti.
C’è chi invece sarebbe più propenso a mantenere tutto come ora, ovvero con A e B a 20 squadre.
In ogni caso, questa sarà la prossima battaglia che occuperà le prossime settimane.