Fabian Ruiz è un giocatore che va compreso, e ci riescono in pochi

by Redazione Cronache

O lo hai pagato qualche spicciolo alla prima asta, lo scorso anno, o non ci hai creduto per niente e ti sei mangiato tutte le unghie perché il tuo avversario l’ha preso pagandolo 4 o 5 crediti. Quei 5 crediti, concediglielo, sono stati forse i migliori spesi per un centrocampista l’anno scorso. 6,19 di mediavoto, senza bonus, e ogni weekend portava a casa il 6.5 se non un 7 pulito, che aiutava il tuo avversario a sfangarla. Fabian Ruiz è sempre stato un pò questo. Arrivato in punta di piedi, nonostante i 30 milioni spesi dal Napoli, dal Betis Siviglia, voluto fortemente da Ancelotti, Ruiz ha espresso il potenziale nella prima stagione in A, (tutto, forse?) guadagnandosi anche delle convocazioni in nazionale.

Ma qual è il vero Fabian Ruiz?

Ma Fabian Ruiz è lo spagnolo fantasista che ci ha incantato lo scorso anno, o il mediano che in questa stagione ha regalato 4 bonus, divisi in due gol e due assist, e diverse prestazioni incolore? L’appellativo più abusato, di fianco al nome di Fabian Ruiz è quello di centrocampista box to box, cioè, un giocatore che attacca e difende da un’area di rigore all’altraNulla di più sbagliato, per un giocatore che, come racconta la filosofia spagnola, deve stare più vicino possibile alla porta e alle punte, per confezionar loro il pallone. Avvicinato alle punte, Ruiz ha creato occasioni per i compagni, generando 3,3 passaggi chiave ogni 90 minuti nella prima stagione in azzurro, più di chiunque altro in Serie A. Il dribbling è uno dei suoi punti di forza: la meccanica di Fabian Ruiz in questo fondamentale non è particolarmente esplosivo ma è molto efficace. Quando sposta il peso del corpo da un piede all’altro, facendo seguire il pallone, sbilancia l’avversario, facendogli perdere il tempo di gioco.

L’esperimento di Ancelotti

Ma allora perché Ancelotti, che tanto lo ha osannato e lo ha portato in alto, ha voluto, in cooperazione con Gattuso, abbassarlo a mediano, costringendolo a un lavoro non suo? L’esperimento non ha convinto né la dirigenza partenopea, né l’entourage del giocatore. Entrambi hanno visto un’involuzione nel giocatore, che stava svanendo solo nelle battute finali del campionato, dal gol contro l’Inter in Coppa Italia in poi.

Il futuro

Il futuro di Fabian Ruiz è sempre più a rischio, ed ora il Napoli, in caso di offerta sopra i 30 milioni, non è più convinto a volerlo blindare. Le parole dell’agente, Alvaro Torres, intervenuto sulle frequenze di Canal Sur Radio, non hanno di certo calmato gli animi, anzi hanno alimentato un malumore dello spagnolo, non ancora convinto a pieno dalla piazza: «Ci sono diversi club importanti che hanno chiesto informazioni su di lui, le ultime tre stagioni sono state di alto livello. Sì, è vero che il Real Madrid è interessato e abbiamo informato il Napoli di ciò. In questo momento, però, deve rimanere concentrato solo sulla sua squadra, poi in estate si vedrà il da farsi». 

Molto spesso, dalla Spagna, hanno affiancato Fabian Ruiz a Real Madrid e Barcellona. Le pretendenti sembrano essere perlopiù spagnole, e la volontà del giocatore sarebbe quella, nel caso di addio da Napoli, di ritornare in Spagna. La capitale farebbe gola al giovane spagnolo, che troverebbe l’ambiente ideale per maturare e fare il salto di qualità, ma in catalogna c’è un elemento fondamentale, che potrebbe convincerlo, il tecnico Quique Sètien, che l’ha lanciato a Siviglia:

«Fabian è un giocatore che vedo con molto affetto e ha avuto una crescita spettacolare. Mi fa molto piacere per lui, spero che domani non metta in campo tutte le sue qualità. Però mi fa molto piacere vederlo segnare, non solo è un grande giocatore ma anche un ragazzo molto umile e una bella persona. Al Betis mi ha dato soddisfazioni, magari un giorno potrei allenarlo su nuovo». Così, Sètien, nel prepartita della gara contro il Napoli, si espresse sul giocatore, lasciando non pochi spiragli aperti sul suo futuro.

Nell’attesa di vederti crescere, al Barcellona, al Real, o sempre al Napoli, ti auguriamo buon compleanno, Fabian!