Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’, in onda su Radio Rai.
FUTURO DELLA SERIE A – «Non saprei, non ho capito se finire la stagione sia un obbligo internazionale. E’ cambiato tutto, ci devono essere regole diverse, non ci si può affidare a vecchie regole. Servono fantasia e coraggio di fare regole nuove. Ceferin insiste sul finire i tornei, ma questa normalità non c’è più. Campionato a 22 squadre? Arrivare a 22 sarebbe forse la cosa giusta, per considerare le promosse della Serie B. Ma diventerebbe un campionato lunghissimo, non so quanto riusciremmo a mettere insieme i pezzi».
STIPENDI – «In un determinato momento chiesi ai miei giocatori di spalmare l’ingaggio e lo fecero. Fosse capitato a me, avrei cercato di parlare con loro, i giocatori si rendono conto. Le cifre risparmiate servono alla società civile e alle categorie minori».
RIPARTENZA – «Negli stadi bisognerà avere un’attenzione spaventosa. Per finire un campionato bisogna fare un sacrificio ed è un rischio notevole. Se non si finisse, nasceranno tentativi di difendere la propria parte».
MESSI – «Credo che per l’Inter non sia per nulla un sogno proibito. Forse non lo era nemmeno prima di questa disgrazia. Messi è a fine contratto e certamente sarebbe uno sforzo da parte della società per portarlo a casa. Questa situazione non so se cambi in positivo o negativo questo obiettivo. Credo che a fine anno vedremo cose abbastanza strane».
LAUTARO – «E’ un bravissimo ragazzo, tiene alla sua carriera. Ma come dicevo prima, bisogna vedere se rientra in un’operazione per giocatori più importanti come Messi».