Il centrocampista dell’Inter, Matias Vecino, ha risposto a diverse domande dei tifosi in diretta con il sito ufficiale dell’Inter. Vecino parla del presente nerazzurro:
SUL GOL ALLA LAZIO – «Un momento importante perché venivo da un periodo sofferente per gli infortuni. Il massimo concludere la stagione così, con una gara emozionante e un ricordo che rimarrà per sempre».
SUL GOL AL TOTTENHAM – «Un po’ una prosecuzione dell’Olimpico. Giocavamo la prima di Champions in casa dopo tanti anni, sempre in rimonta. Un sapore speciale».
IL PIÙ BELLO – «Direi quello contro la Lazio per ciò che significava per i tifosi interisti. Nella notte non dormìi, poi la grigliata in mattinata. L’adrenalina era troppo forte per prendere sonno».
SULLA TELECRONACA DI ADANI – «È emozionante per il modo che ha lui di raccontare il calcio. L’ho incontrato in tribuna e ci siamo salutati».
SULLA GARRA CHARRUA – «È un mito, lo dice la nostra storia che arriviamo a competere con i più forti. Ce lo abbiamo dentro. I charrúa erano gli indigeni della zona del Río de la Plata che si sono ribellati. Da qui arriva il senso della Nazione e della Nazionale. C’è la cultura del lavoro e del sacrificio. In fondo l’Uruguay è un Paese piccolo e perciò è difficile che in tanti arrivino al top. Ho fatto un video su Instagram per aiutare la mia gente, non tutti lì si rendono conto della gravità di quanto sta accadendo. Perciò invito tutti a stare a casa per prevenire la diffusione del contagio».
SU SAN SIRO – «Uno degli stadi più belli e storici del mondo. Nel passaggio dalla Fiorentina all’Inter ricordo di aver vissuto un sogno. Spero di essere ricordato nella storia di questi colori e vincere un trofeo con questa squadra».
SUGLI IDOLI – «Veron, Riquelme e Zidane. I miei riferimenti».
COSA È IL MATE – «Una specie di thé amaro sacro che non piace al primo assaggio. Fa parte della nostra cultura e tradizione. In Paraguay lo fanno pure con l’acqua fredda. Si beve al mattino, ma anche nel pomeriggio. Poi c’è chi lo beve pure in altri momenti».
SUI LEGAMI – «Borja me lo porto dietro in Italia da tempo. Lui si fida di me, spero faccia l’allenatore, condividiamo tutti».
SU BROZOVIC – «Per me è il più forte che abbiamo in squadra. Sulla corsa però non posso perdere, vincerei io. Lui è un personaggio particolare, un ragazzo che ti fa ridere in ogni momento. Speciale».