Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha partecipato alla riunione della Commissione medica federale. La riunione è stata indetta da Paolo Zeppilli. Si è parlato dell’analisi e la definizione di un protocollo di garanzia per il mondo del calcio in merito alla ripresa dell’attività sportiva. Gravina ha indicato l’obiettivo della Federazione che è quello di tutelare la salute degli atleti, degli arbitri, dei componenti degli staff e di tutti gli addetti ai lavori. L’obbiettivo della riunione è quello di non farsi trovare impreparati all’eventuale ripresa del campionato:
“Si è tenuta oggi in video conferenza la riunione della Commissione medica federale, presieduta dal prof. Paolo Zeppilli, per l’analisi e la definizione di un protocollo di garanzia per il mondo del calcio in merito alla ripresa dell’attività sportiva.
Gravina ha indicato l’obiettivo della Federazione che è quello di tutelare la salute degli atleti, degli arbitri, dei componenti degli staff e di tutti gli addetti ai lavori. Il presidente federale ha sottolineato come il calcio abbia esigenze straordinarie dovute all’impatto economico che genera e alla grande esposizione mediatica, da cui derivano grandi responsabilità per i datori di lavoro (le società): l’esatta definizione dei pericoli, quindi, serve a individuare le priorità e a limitare i rischi potenziali”.
Le linee guida
Durante la riunione sono state presentate le linee guida che verranno integrate a breve dalle indicazioni degli esperti e dei rappresentanti delle componenti per definire il prima possibile il protocollo unitario definitivo. Tale protocollo sarà ispirato ai tre principi fondamentali della semplicità, fattibilità e attendibilità medico-scientifica.
La bozza presentata in Commissione per il settore professionistico indica le modalità con le quali formare il ‘gruppo squadra’, seguire clinicamente i componenti della rosa (calciatori, allenatori, medici, fisioterapisti, magazzinieri, ecc.) e quali esami diagnostici effettuare a cura del medico sociale e del medico di squadra (test molecolari, test sierologici, esami del sangue generali, ecc.).
I giocatori guariti
Sono stati anche discussi i protocolli riguardanti i calciatori e i membri dello staff contagiati e ‘guariti’ dall’infezione da Covid19. Gli esami diagnostici indicati per questa categoria seguiranno un protocollo adeguato alla gravità clinica dell’infezione subita (con particolare attenzione all’apparato respiratorio e cardiovascolare).
Tutte queste indicazioni si estendono al ‘gruppo arbitri’, considerati alla stregua dei calciatori delle singole squadre.
Nel confronto, inoltre, è emersa come raccomandazione che nella prima fase il ‘gruppo squadra’ sia raccolto in un luogo ‘chiuso’ (ad es. centri sportivi, di allenamento e simili), ovviamente sanificato e rispettoso di tutte le norme igieniche-comportamentali, anche per coloro che non appartengono al gruppo ristretto.