Mikel Arteta, tecnico dell’Arsenal, ha parlato a Sky Sports del progetto futuro della formazione inglese: «Stiamo programmando tre piani d’azione. A seconda degli scenari che dovremo affrontare, saremo in grado di fare di più, di meno oppure niente. Dobbiamo vivere alla giornata. Non sappiamo come sarà la situazione finanziaria, né i tempi, né quello che cambierà sul mercato. Ci sono tante variabili, non le possiamo controllare. È passato un po’ di tempo dal mio arrivo, abbiamo avuto tanti infortuni e tanti problemi da affrontare. Il rapporto tra giocatori, tifosi e società era complicato, ho dovuto lavorare soprattutto su questo, cambiare qualcosa nella mentalità e nell’impegno. Sono contento perché tutti sono stati disponibili, così sono arrivate anche le vittorie e il clima è tornato ad essere disteso. L’emergenza? Chi ha famiglia si sta rendendo conto di quanto sia difficile gestire i figli come fanno le nostre mogli. Ci sono giocatori giovani che vivono da soli e le loro giornate sono più lunghe. Dobbiamo prenderci cura di loro, tenerli occupati. Il virus? Ora sto bene, sono completamente guarito. Probabilmente non l’ho preso in modo serio oppure il mio sistema immunitario è buono. Ho chiamato il dottore e il CEO a casa mia perché avevo sintomi ed ero stato a contatto con alcuni giocatori. Quindi abbiamo dovuto comunicare tutto alla Premier e al Manchester City e abbiamo fatto la scelta giusta, rinviando la sfida. Guardiola era preoccupato per i suoi genitori, che avevano cercato di isolarsi. La morte della mamma è una notizia triste, conosco la sua famiglia molto bene. Gli ho fatto le condoglianze».