Gattuso ha svelato cosa diavolo è successo realmente negli spogliatoi di Berlino

by Redazione Cronache

Gennaro Gattuso è stato uno degli eroi della vittoria dell’Italia al Mondiale 2006. E nel suo libro Se uno nasce quadrato non muore tondo ha svelato alcuni aneddoti riguardanti la finale di Berlino.

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LA FINALE – «Arriviamo allo stadio e ho i crampi allo stomaco. Non so quante volte sono andato in bagno prima di scendere in campo: forse 30. Per rimediare alla temperatura che saliva poi, decido di ricorrere ad un vecchio ma efficacissimo rimedio: un cubetto di ghiaccio proprio lì in mezzo… Ma appena sento l’Inno, mi passa tutto. Mi carico, sono orgoglioso, orgogliosissimo di essere italiano.»

I RIGORI – «Si va ai rigori un’altra volta, ho una fifa incredibile e sono stremato. Resto fuori dal campo girato verso il pubblico, litigando con il quarto uomo che mi vuole fuori dai piedi. Grosso segna e corro verso Lippi, gli urlo in faccia: non chiedetemi cosa, di quella sera ricordo forse 10 minuti. Ho preso la coppa e le ho detto: ‘Quanti km mi hai fatto fare per venire da te’».

LA FESTA – «Nello spogliatoio è un macello: musica napoletana a tutto volume grazie al mio iPod e all’altoparlante di Materazzi. Mezzi nudi a bere e cantare come matti. Un delirio. Arrivano pure le autorità per farci i complimenti, e quando si presenta la ministra dello sport Melandri le cantiamo cori sessuali: ‘Faccela vedè…’. Lei imbarazzatissima davanti a uomini in mutande fuori di testa…»

IL TRIONFO – «La festa continua, non riuscivo a dormire. Mi metto a rivedere, per la prima volta, i rigori. Ogni volta dopo il rigore di Grosso mi viene la pelle d’oca alta tre centimetri. Al ritorno in patria sentiamo ‘po po po po’ e vediamo gente impazzita a ogni strada. Salgono sul tetto delle loro automobili sfasciandole pur di ringraziarci. Al Circo Massimo ho raggiunto l’estasi dei sensi».