La partita più assurda della storia. Vince chi fa… autogol

by Redazione Cronache

Nella storia recente del calcio, abbiamo assistito a partite belle, a rimonte al limite del normale, a gesti tecnici pazzeschi e a gare infinite. Ma il calcio è bello per questo, perché non smette mai di stupire. Ogni federazione, però, ha le sue regole. Come avviene per le squadre europee o sudamericane, ogni continente ha una sua competizione, nella quale si sfidano squadre dello stesso continente, appunto, per avere la meglio sulle altre e guadagnarsi un posto in competizioni internazionali. La partita che andiamo a raccontare oggi ha dell’incredibile, ma non per il risultato. Nel gennaio del 1994, in Trinidad, si svolge la quinta edizione della Coppa dei Caraibi, l’equivalente dell’Europeo, più ridotto, per intenderci. Alla competizione, chiaramente, partecipano solo squadre caraibiche, tanto che la Giamaica ne ha vinte 6 e il Trinidad & Tobago 8.

Come anticipato prima, però, ogni competizione ha le sue regole. Infatti, in questa Caribbean Cup, non esisteva il pareggio, come nel Basket. Nonostante prima della fase eliminatoria c’erano i gironi, la federazione aveva deciso che in nessuna di quelle partite le squadre si sarebbero potute dividere la posta in palio. Per far sì che questo accadesse, al termine dei 90 minuti, in caso di pareggio, si applicavano i tempi supplementari con golden gol e, eventualmente, calci di rigore. Ok, strano, ma fino a qui nulla di assurdo, non così tanto ecco. Se non fosse che la federazione, per dare un pò più di pepe alla competizione, senza un motivo preciso, stabilì che, nel caso di vittoria ai rigori, lo scarto nel risultato finale sarebbe stato di almeno 2 gol, mentre nel caso di gol ai supplementari, questa rete valesse doppio. 

Esempio

Se si sfidassero Italia e Portogallo, e al 90′ il risultato fosse 0-0, si andrebbe ai supplementari. Segna Caputo, 1-0 e grazie al Golden gol partita vinta. Ma il risultato sul tabellone, seguendo questo regolamento, sarà 2-0, perché il gol ai supplementari vale doppio. Nel caso di 0-0 e rigori, una vittoria ai rigori varrebbe, sul tabellone, comunque 2-0. 

La situazione nel girone

Girone C della competizione, ultima partita. Ne passa una. Il Grenada vince per 1-0 ai supplementari contro il Porto Rico, risultato che diventa 2-0 a causa del regolamento. Il porto rico vince 1-0 contro le Barbados. che a sua volta ha vinto contro le Isole Barbados. La situazione nel girone è Grenada 3 punti, +2 Porto rico 3 punti, -1, Barbados 0 punti, -1, manca l’ultima, Grenada-Barbados. Per passare, le Barbados devono vincere con 2 gol di scarto.

La partita più assurda

Barbados domina la gara. Avanti 1-0 nel primo tempo, sbaglia un rigore in apertura di ripresa. Non basta l’1-0 per passare, così il forcing continua, fino a trovare il 2-0. Il Barbados non è mai arrivato in semifinale, e incontrare Haiti nella fase ad eliminazione diretta, vincitrice del girone C sarebbe stato stimolante, così si chiude dietro. All’82 però, il Grenada accorcia. 2-1. Quei gol che ti tagliano le gambe. In questo momento il Granada sarebbe qualificato, a Barbados serve un altro gol. E ci prova insistentemente. 5 minuti di pressing e 2 occasioni grandi, una sciupata dal capitano Sealy. Ma all’87, dalla panchina si alza il vice-allenatore. Infatti, durante la partita e nel disperato tentativo di rimonta, a qualcuno viene in mente il regolamento. Il vice allenatore informa il portiere, che, passando la voce ai compagni, ordina di fare autogol. Si, perché erano rimasti 3 minuti per fare gol, ma un gol ai supplementari valeva doppio. Ed è proprio Sealy, in accordo con il mister, a voler realizzare l’autogol decisivo. Ma in panchina c’è un altro problema. Nessuno ha tenuto il tempo. E quindi quanto manca? L’arbitro non può dirlo, è il regolamento. Sealy vuole aspettare il recupero, ma la panchina ha paura che non ci sia. Sotto comando dell’allenatore, il capitano si avvicina alla porta, e dopo una serie di scambi con il portiere, scaraventa la palla in rete. È autogol, è 2-2. L’unico gol della storia che ha fatto esultare entrambe le squadre, per poco.

E ora?

Con il 2 a 1 sarebbe passato Grenada con l’ autogol Barbados va ai supplementari e con un eventuale solo gol, che vale due, passa. Ma questo gol riempie di domande la squadra attualmente capolista, il Grenada, che, dopo un consulto con la panchina, scopre di avere una sola possibilità: Segnare un gol nei tempi regolamentari, non importa in quale porta. Sì, perché in caso di autogol, il Barbados vincerebbe 3-2, e passerebbe il Grenada per differenza reti (+2), mentre in caso di gol, vincerebbe 3-2 e passerebbe ugualmente. Ed è così che Grenada comincia ad attaccare entrambe le porte mentre Barbados le difende entrambe. Ma mancano 3 minuti più recupero. Il Barbados si è fatto autogol troppo presto. 
Trascorrono così i tre minuti più assurdi nella storia del calcio, con una una squadra che attacca entrambe le porte ed una che le difende entrambe.
Barbados riesce a mantenere il 2 a 2 e a portare la partita ai supplementari. Parte dell’impresa è compiuta. Ora deve passare. Dopo una follia del genere non si può uscire. Il Grenada ha un rigore, un altro, ma il portiere del Barbados, forse stanco di subire gol, neutralizza. È un segno, è chiaro. Gol di Trevor Thorne ai supplementari. Finisce la partita. Barbados passa il girone. 3-2 sul campo, ma 4-2 sul tabellino.

Nella fase a eliminazione diretta, però, Barbados viene eliminato subito, perdendo 3-1 ai quarti contro Haiti.

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Ad oggi, sono irrecuperabili le immagini e gli highlights della gara. Esiste solo il video dell’autogol e del gol decisivo. Solo le persone presenti possono raccontarla, tra cui l’allenatore del Grenada, che a fine partita, con un regolamento normale, era praticamente qualificato.

«È assurdo, chi ha pensato a queste regole deve essere internato in un manicomio. La gara non si sarebbe dovuta disputare con tutti quei giocatori che correvano confusi per il campo. I nostri giocatori non sapevano in che direzione attaccare, se verso la loro porta o quella avversaria. Non avevo mai visto una cosa simile prima d’ora. Nel calcio, di solito, si suppone che per vincere devi segnare un gol contro l’avversario, non a suo favore ».

Inutile dire che la regola è stata poi tolta dall’edizione successiva, ma quello che non sappiamo è in quale manicomio sia stato chiuso l’ideatore della stessa.