Non solo Serie A. L’intero calcio europeo si interroga su come quando e come ripartire, a partire dalla Ligue 1 passando per Liga, Bundesliga e Premier League. La Gazzetta dello Sport fa lo stato dell’arte e spiega a che punto sono.
La Ligue 1 dopo le parole di Macron
Ieri sera il Presidente francese Emmanuel Macron ha posto le tappe per la ripresa dal coronavirus, indicando nell’11 maggio l’inizio della fase due di uscita graduale dal lockdown. Per questo già oggi la LFP intravede una ripresa della Ligue 1 al più presto il 3 giugno, più ragionevolmente il 17 dello stesso mese. A porte chiuse per concludere le 10 giornate restanti.
L’idea stadio unico in Premier League.
In Inghilterra invece l’attività sportiva è momentaneamente soppressa fino al 30 aprile. La novità è che il Times ha ventilato l’ipotesi che tutte le gare che restano della stagione si possano giocare a porte chiuse a Wembley. Sarebbero quattro partite al giorno tra giugno e luglio e le squadre potrebbero svolgere il ritiro al St. George’2 Park. Così da svolgere i 9 turni che rimangono.
La Bundes spera
La Germania del calcio sembra quella più motivata a ripartire al più presto. Venerdì prossimo ci sarà un’Assemblea straordinaria che valuterà se ripartire addirittura il 9 maggio con le partite. Così le 9 giornate che restano si concluderebbero il 21 giugno.
La Liga
Le parti litigano, le squadre fremono, il governo frena. Questa la situazione in Liga. La scorsa settimana il presidente della Liga Javier Tebas aveva previsto tre date per l’eventuale ripresa dei campionati di prima e seconda divisione: 30 maggio, 6 giugno o 28 giugno. Da allora sono successe alcune cose, tutte negative. Oggi Liga e Afe dovrebbero tornare a sedersi a un tavolo, ma solo per parlare del protocollo sanitario legato alla ripartenza. La riunione a tre con la Federazione è prevista per la prossima settimana, vedremo come ci arriveranno le parti, in lotta continua e chi parteciperà: la Liga ha detto ieri ufficialmente che d’ora in poi manterrà con la federcalcio solo i rapporti essenziali, smettendo di partecipare alle riunioni della commissione speciale creata per far fronte all’emergenza del Covid-19. Sempre più difficile far terminare il campionato e gli 11 turni restanti.