L’ex tecnico di Roma e Sampdoria Eusebio Di Francesco è stato intervistato dal Corriere dello Sport. E ha raccontato quanto accaduto nelle due piazze.
LA SAMP – «Era il posto giusto nel momento sbagliato. Non per quello che ho trovato alla Samp, dove c’era tanta competenza e qualità. Anche io ero un po’ scottato, non era il momento giusto. Ma non rinnego la scelta: è stata un’esperienza che mi ha fatto maturare».
FERRERO – «La questione della cessione della società non ha aiutato nessuno ad avere serenità nel percorso, già alla seconda partita. Non sono stato esonerato, me ne sono andato e ho lasciato tutto. Ferrero non avrebbe voluto. Mi sono liberato, potrei firmare per qualsiasi club».
L’ESONERO DALLA ROMA – «Il calcio è così, legato a episodi: l’esonero è stato un insieme di situazioni al di là dei risultati. C’era un po’ di malcontento che ci ha portato a quell’epilogo».
LE SCELTE DELLA SOCIETÀ – «Sono state fatte delle scelte non corrette, a cominciare da quelle che rimpiango più di tutte, le partenze di Strootman e Nainggolan. Strootman è un giocatore straordinario, con la sua partenza abbiamo perso personalità e lo abbiamo pagato in continuità di risultati».