Serie A, con lo stop saltano 500 milioni di plusvalenze

by Redazione Cronache

Il Sole 24 Ore di oggi analizza le perdite economiche che la Serie A può avere con lo stop del campionato. Come riporta il quotidiano, oltre ai danni economici al botteghino, ai settori commerciali e ai ricavi tv, i club italiani dovranno conteggiare i mancati proventi del calciomercato. Nei bilanci del 2020 rischiano infatti di evaporare proventi fino 500 milioni e gran parte di quelle munifiche plusvalenze che nelle ultime stagioni avevano permesso a molte società di mantenere un equilibrio sui bilanci. Una tipologia di entrate che in un quinquennio è cresciuta del 66% e vale un quarto del valore della produzione totale.

Le cifre delle potenziali perdite

Nel caso di sospensione definitiva dei tornei e di mancati rinnovi contrattuali entro giugno, dunque, le perdite a livello di Leghe ammonterebbero a circa tre miliardi per la Serie A (le cui rose si svaluterebbero da 10,6 a 7,7, miliardi), a 1,8 per la Bundesliga, a 1,9 per la Liga spagnola e a 1,2 miliardi per la Premier League.

Inter più a rischio di tutte

Chi è più a rischio in Italia – prosegue il quotidiano – è l’Inter, che ha un organico valutato 773 milioni. In caso di campionato interrotto vedrebbe un deprezzamento per oltre un terzo, per un totale di 276 milioni. 222 i milioni che perderebbe la Juventus, 181 il Napoli e 147 la Roma. Il Milan arriverebbe a 144 milioni di svalutazione della rosa.

Un altro problema tecnico

Alla svalutazione dei cartellini e alle difficoltà finanziarie si aggiunge poi un problema tecnico-contabile. I club italiani si erano abituati a fare cessioni dopo la fine del campionato, ma prima della scadenza della stagione sportiva del 30 giugno così da poter contabilizzare nello stesso anno il surplus. Ma se il torneo 2019/20 dovesse prolungarsi in estate la prossima finestra di mercato si aprirà fuori tempo utile e non sarà possibile ricorrere a transazioni al fotofinish.