Lazio, Lazzari: «Non è stato semplice capire il calcio di Inzaghi, ma ora…»

by Redazione Cronache
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Manuel Lazzari, esterno destro della Lazio, ha rilasciato un’interessante intervista a Lazio Style Radio. Ecco le parole del classe ’93 ex Spal.

LAZIO – «Firmare per un grande club come questo era un sogno, vincere la Supercoppa dopo pochi mesi e giocarsi lo Scudetto è ancor più straordinario, speriamo di riuscire a chiudere questo campionato perché ce lo meritiamo, abbiamo entusiasmo, non abbiamo mai staccato la testa».

GRUPPO – «In rosa ci sono giocatori validissimi dal punto di vista tecnico, abbiamo un centrocampo tra i migliori in Europa. In fase offensiva sfruttiamo spesso il possesso palla e quindi, a differenza di quanto facevo alla Spal, ho meno possibilità di puntare l’avversario. Difendiamo in 11, gli attaccanti si sacrificano, poi quando riconquistiamo la palla creiamo rapidamente molte occasioni pericolose. È un piacere allenarsi con questi compagni e poter apprendere quotidianamente da loro. Siamo un gruppo molto unito, non c’è alcuna competizione, abbiamo tutti un grande rapporto fuori dal campo e tutto ciò penso sia la nostra forza».

CORONAVIRUS – «È normale che ora si pensi meno al calcio: c’è un’emergenza da risolvere e si deve pensare alla salute, in ogni caso ci faremo trovare pronti quando sarà possibile tornare in campo. Stavamo costruendo qualcosa di bellissimo ma nessuno ha dimenticato nulla e ritorneremo presto».

CARATTERISTICHE – «La velocità mi ha sempre contraddistinto anche quando ero più piccolo. Cerco di sfruttarla al massimo in ogni allenamento e in ogni partita. Alla Spal difendevamo e attaccavamo in modo diverso: non è stato semplice capire cosa volesse Inzaghi».

TEMPO LIBERO – «Il primo mese è stato veramente duro perché a me piace correre. Ormai le giornate sono simili, lavoro ogni giorno alternando corsa, forza e bike. Poi mi sono dovuto tagliare i capelli da solo: mi erano cresciuti in una maniera incredibile. Nel tempo libero vedo serie TV e gioco alla Play Station soprattutto con Cataldi».