Fiorentina, Commisso: «Chiesa? Le due condizioni per il suo addio»

by Redazione Cronache

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui si è soffermato su diversi temi.

IL FUTURO DI CHIESA – «L’ho trattato come un figlio, sono uno che coccola i calciatori. E non vendo i migliori che per prendere giocatori che non conosco. Due sono le condizioni per farlo andare via: la prima è che Federico me lo chieda e a oggi non l’ha fatto. La seconda, che l’offerta sia in linea con la valutazione che la società gli attribuisce. Potrei accontentarlo solo se le due cose si verificassero, ma come ho spiegato, Chiesa non ha mai detto a me, né a Joe (Barone ndr), né a Pradè, che se ne vuole andare. Manco da Firenze da due mesi, quando tornerò il futuro di Chiesa e Castrovilli non saranno il primo problema da affrontare, ma il secondo».

L’ACQUISTO DELLA FIORENTINA – «Quattro anni fa, nel 2016, Della Valle aveva dato il mandato a vendere a Credit Suisse. Lo stesso nel 2017, ma il prezzo era ancora troppo alto. I primi contatti, se ben ricordo, a novembre 2018, eravamo ancora distanti. A giugno, finalmente, io e Diego, a condizioni più favorevoli, abbiamo chiuso. Sono bastate due, tre settimane. Anche Inghilterra, Belgio e Francia si erano fatti avanti negli ultimi anni, ma io volevo solo Italia, fare qualcosa per il mio Paese, una forma di restituzione, di gratitudine».

LA SERIE A – «Il calcio e l’Italia devono ripartire, non possono restare fermi ancora a lungo. Il Paese sta andando incontro ad una forte recessione. La mia unica pregiudiziale era il timore che si potesse compromettere la stagione 20-21. Le cose sono cambiate».