Davide Torchia, procuratore del difensore della Juventus Daniele Rugani, è intervenuto a Radio Punto Nuovo.
LE CONDIZIONI – «Sta bene, è stato più di un mese senza avere contatti con nessuno. Si è allenato, ma non ha potuto allenarsi al J Hotel, è tornato a casa sua a Torino dove si allena e sta bene».
NAPOLI – «Sono molto sincero e diretto, non abbiamo comunicazioni di eventuali trattative in essere. Né di eventuali cessioni né di eventuali scambi, fermo restando che nel calcio può succedere di tutto. Dovrebbe essere un modo intelligente poter fare degli scambi tra giocatori, alleggerire impatto economico, per un’emergenza simile. Ho qualche perplessità, non sarà semplice mettere d’accordo tutti. Daniele è un calciatore più sulla giocata, sulla posizione, sulla prevenzione. Arriva tante volte su palloni che sembrano facili, ma perché arriva preventivamente, ha delle buone letture. Non è ancora un leader, è vero che non ha 18 anni, ma neanche 32. Tante volte i nostri difensori italiani a 24-25 anni non erano ancora leader, lo sono diventati col tempo».
JUVENTUS – «Se il club non ti considera a livello importante tale da dare prestazioni ottime per raggiungere determinati obiettivi, non staresti tutti questi anni e Rugani è lì da 5 anni. Sarri l’ha richiesto sia al Napoli che al Chelsea. E’ vero che non ha fatto il massimo della partite e non è un titolare inamovibile, ma quando Rugani è arrivato alla Juventus c’erano anche i due più forti difensori italiani in circolazione».