In Andalusia, poco meno di dieci anni fa, una squadra ha fatto sognare i suoi tifosi. Il Malaga dello sceicco Abdullah bin Nasser bin Abdullah Al Ahmed Al Thani è arrivato, infatti, fino ai quarti di Champions League, sconfitto solo dal Borussia Dortmund di Lewandowski e Reus. Quella formazione era stata costruita in poco tempo ed aveva un maestro alla guida, quel Manuel Pellegrini che dopo si è seduto anche sulla panchina del Manchester City.
L’undici iniziale del Malaga di Pellegrini
Il tecnico cileno ha potuto usufruire, in quell’annata, di un budget importante, allenando giocatori di livello assoluto. In porta c’era Caballero a chiudere ogni spiraglio; la difesa era composta da Gamez, Demichelis, Sergio Sanchez ed Antunes, quest’ultimo vecchia conoscenza del calcio italiano. Joaquin, Toulalan, Camacho e Duda avevano licenza di agire nella zona nevralgica del campo, alternando qualità e quantità a seconda delle occasioni. In avanti il duo d’attacco era il giusto mix di fantasia e fisicità con Isco e Julio Baptista ad insidiare le difese avversarie.