Eden Hazard è cresciuto nel Lille. E nel Lille ha fatto la storia vincendo il campionato del 2011, per poi spostarsi in Inghilterra, al Chelsea. Ma prima del trasferimento c’è tempo per un’altra stagione in Francia, per «completare la maturazione» scrivevano allora gli esperti di calciomercato: è l’anno in cui i rivali del Montpellier scrivono la storia, conquistando la Ligue 1 prima del monopolio PSG. E Hazard troverà un modo unico di salutare Lille: segnando una tripletta dopo aver bevuto così tanto la sera prima, da essere ancora ubriaco in campo.
La tripletta di Hazard da ubriaco
Nel match d’addio di Hazard al Lille, contro il Nancy, la lotta al titolo è ormai sfuggita. Il capitano di quel Lille è Rio Mavuba, il giocatore nato nell’Oceano Indiano, uno dei più famosi nati “fuori dai confini” della loro Nazionale.
È suo il racconto di 24 ore pazzesche ai microfoni del The Indipendent.
«Sulla notte precedente alla partita ho un aneddoto incredibile. Eravamo soliti non fare nulla la sera prima della gara. Ma quella era l’ultima di Eden. Era di gran lunga il nostro miglior giocatore e sapevamo tutti che sarebbe andato via. Per questo motivo ci chiese di uscire a bere qualcosa. Sapevo che non avrei giocato contro il Nancy, così accettai. Andammo a bere in un locale, ma un drink tira l’altro.
Vi dico solo che la mattina dopo, alle 10, avevamo una riunione tattica. Marko Basa, nostro difensore centrale, quella mattina aprì la porta della sala e ci trovò lì. ‘Che ca**o state facendo qui?’ ci chiese. Non capii. Poi vidi che ce l’aveva con Eden, che rispose: ‘Non ho avuto tempo di tornare in camera’. Era completamente ubriaco. Rimase stordito tutto il giorno. Praticamente non dormì. Quella sera, contro il Nancy, lui scese in campo dall’inizio. Dopo 30 minuti aveva già fatto 3 gol. Noi tutti, alla fine del primo tempo, ci guardammo negli occhi e ci dicemmo che avevamo davanti a noi uno dei migliori giocatori che il calcio avesse mai conosciuto. Per il Lille sarebbe stato un vero affare».
Vi alleghiamo il video di quella partita. E dal primo stop si evince che effettivamente le ore precedenti non erano state così facili.