La Premier League, dopo la Bundesliga, è il primo dei top campionati europei pronto a ricominciare. Sul tavolo della commissione inglese è al vaglio la possibilità di riprendere a giocare il 12 giugno: da lì in poi, un tour de force per la volata finale delle 92 gare ancora da disputare. Come riprendere in sicurezza? Il progetto della Premier – fonte La Gazzetta dello Sport.
TAMPONI – Si inizierà da una politica massiccia di tamponi: due esami a settimana per tutte le 20 squadre – compresi giocatori, staff e dirigenti -, per un totale di 26.000 persone e 4 miliardi di euro di spesa.
ALLENAMENTI – Il protocollo di sicurezza incomincia dagli allenamenti: gruppi di giocatori di massimo cinque unità; sedute a rotazione; uso delle mascherine – ci sono aziende che le stanno preparando ad hoc per gli sportivi -; divieto di uso degli spogliatoi e dei servizi igienici nei centri tecnici; divieto assoluto di sputare; massaggi consentiti solo a personale autorizzato del club.
PARTITE – L’idea della Premier è di disputare un mini-Mondiale in casa, quindi giocando soltanto in tre zone e non in tutto la Gran Bretagna. Le attenzioni al momento sono rivolte verso i tre impianti londinesi (Wembley, Twickenham, il London del West Ham), Amex (Brighton), St. Mary’s (Southampton), Elland Road (Leeds), Pride Park (Derby) e City Ground (Nottingham). Tre zone dove concentrare le società inglesi.