Nessuno ne parlava, eppure la speranza esisteva. Nessuno diceva quella parola, eppure il sogno era presente. Inutile nasconderlo, però. A Rimini, in quel forse irripetibile anno 2007, la serie A l’hanno inseguita davvero, fra attese, aspettative, desideri ed un’illusione durata poco ma abbastanza per entrare nel libro dei ricordi romantici del calcio. La squadra emiliana era caratterizzata da veri giocatori che poi, infatti, in Serie A hanno detto la loro. Il Rimini terminò al quinto posto la stagione di Serie B ma, nonostante l’ultima partita vinta con il Mantova, i play-off non vengono disputati a causa dell’eccessivo distacco tra il Genoa (terzo classificato a 78 punti) e il Piacenza (quarto classificato a 68 punti). Il Rimini chiude così la stagione al quinto posto con un totale di 67 punti. In A andarono Juventus, Napoli e Genoa. La formazione che fermò la Juventus di Deschamps per 1-1 era pazzesca. Da considerare anche Moscardelli entrato a metà secondo tempo.
In porta il primo Samir Handanovic, difeso da Roberto Vitiello, Emiliano Milone, Maurizio Peccarisi. e Pierre Regonesi. A protezione Domenico Cristiano era chiamato al doppio lavoro offensivo-difensivo con Ahmed Barusso mediano di copertura, visto che i quattro davanti a lui erano votati alla fase offensiva. Dietro la punta, infatti, troviamo Biagio Pagano, Adrian Ricchiuti (autore dell’1-1) e il brasiliano Jeda. Davanti un giovane Alessandro Matri guidava l’attacco. L’allenatore era Leonardo Acori.