Unai Emery, ormai ex allenatore dell’Arsenal, ha parlato duramente contro la dirigenza dei Gunners al Daily Mail. Oltre a parlare di Ozil, l’ex tecnico spagnolo racconta la difficile comunicazione con la dirigenza: «Pépé è un buon giocatore ma necessita di tempo. Quando c’ero io le sue prestazioni non erano all’altezza. Io ero dell’idea che fosse necessario un giocatore che conoscesse il campionato inglese, che non avesse bisogno di un periodo di adattamento. Avevo avuto un incontro con Zaha. L’avevo visto una ventina di volte e certe prestazioni mi avevano convinto che era il giocatore che poteva fare al caso nostro. Era il giocatore che volevo e lui voleva venire. Ma il club ha deciso per Pépé perché era più giovane, rappresentava il futuro. Io risposi: ok, ma noi dobbiamo vincere ora e questo ragazzo, Zaha, ti fa vincere le partite. Ramsey? Quando sono arrivato ho visto che Ramsey poteva diventare molto importante. È un leader sul campo e nello spogliatoio e voleva restare. Ovviamente doveva negoziare un nuovo contratto e non hanno trovato un accordo. Non mi sono mai fatto coinvolgere nelle questioni economiche, non è la mia area di competenza. Ma ha avuto ripercussioni sul campo. Penso che per il bene della squadra sarebbe stato meglio se fosse rimasto. E anche per me, perché sarebbe stato il nuovo capitano».