Il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano, è intervenuto a Radio24 per parlare del ritiro voluto dal club Ducale nonostante il protocollo al momento non lo prevedesse:
«Eravamo pronti e abbiamo preferito mantenere questo iter, vedremo poi se usciranno altri comunicati con nuove idee. Noi ci siamo preparati per un protocollo che poi però non è stato ratificato. Ci siamo adeguati e abbiamo fatto il massimo per rispettare il documento. Abbiamo iniziato come era stato deciso in precedenza. Un po’ di staff al momento si trova in alberto a 100 metri dal centro sportivo di Collecchio, con un piano e un ingresso dedicato solo per noi. Non abbiamo guardato a ciò che facevano gli altri, abbiamo pensato a noi».«
SULLA RIPARTENZA – «Il calcio è lavoro, se i risultati si ottengono giocando e qualcuno non vuole scendere in campo, lo dicesse. Mi hanno fatto giocare contro la SPAL una partita finta, tra dieci anni racconterò anche cosa è successo. Il signor Petagna ha parlato di “brutto allenamento”. C’era qualcuno che non voleva che la partita venisse disputata, ci sono stati 15 giorni per decidere e mi scrivete a mezz’ora dal fischio d’inizio? Ma io vi ammazzo a tutti».
ALLENAMENTI – «Il Parma era pronto per il 18, poi tre giorni fa ci dicono un’altra cosa. Allora dopo due mesi dalla partita contro la SPAL non è cambiato niente. Oggi ricominciamo. È normale che ci saranno degli infortuni è come quando inizi un ritiro estivo. È una situazione inattesa che nessuna si aspettava di dover vivere».
TAGLIO STIPENDI – «A Parma abbiamo fatto i nostri conti nel caso in cui non dovesse avvenire la ripartenza. Siamo stati tra i primi, la squadra ha rinunciato a un mese di stipendio a prescindere dalla ripresa».