Il tecnico della SPAL Gigi Di Biagio in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha raccontato queste settimane e i progetti futuri per la penultima squadra della Serie A.
LA MANCANZA DI GOL – «Intanto abbiamo cambiato modulo, io sono per il 4-3-3 con variazioni, dietro comunque voglio 4 difensori perché quello che conta è l’equilibrio. E anche l’atteggiamento è più aggressivo. I gol arriveranno. Certo, per salvarci abbiamo bisogno che Petagna tocchi quota 20».
IL FUTURO – «Mi hanno fatto molto piacere le parole del proprietario ma preferisco arrivare a giugno e poi discuterne. Sarei contento di rimanere a prescindere dalla categoria. Ferrara è un ambiente ideale per lavorare. C’è un’organizzazione interna da alta serie A».
LA PERCENTUALE DI SALVEZZA – «Oggi per tutti è decisamente bassa ma nella mia testa è molto più alta. Sono ottimista per natura. E poi ho uno slogan da lanciare a squadra e città: che si giochi o non si giochi, la Spal deve rimanere in A»,
LA A RIPRENDE – «I dubbi ci sono, io come tanti ho paura. Negli occhi mi sono rimaste le immagini di Milano e Brescia: ho giocato 10 anni in Lombardia, conosco tante persone in quelle città e temevo per loro. Ma dobbiamo provare a tornare in campo, sarebbe un segnale per tutto il Paese, un atto di responsabilità. Ci aspetta un periodo in cui dovremo adeguarci all’emergenza che non potrà mai essere la normalità. Quella la riavremo quando i tifosi torneranno negli stadi».