L’esterno del Manchester City Raheem Sterling, come tutti i calciatori – e non – di questo mondo, ha cercato di passare al meglio il periodo di quarantena forzata causa Coronavirus. Intervistato da ESPN, l’inglese ha raccontato i suoi principali passatempi delle ultime settimane passate in casa.
CALL OF DUTY – «L’inizio dell’isolamento è stato decisamente strano. Ho passato sei o sette ore al giorno in una stanza al buio a giocare a Call of Duty. Poi ho iniziato a dire a me stesso che non posso continuare a vivere così. Fortunatamente abbiamo fatto molte sessioni di ginnastica su Zoom, abbiamo ricevuto i nostri programmi, quindi ho fatto del mio meglio per tenere il passo con il piano di lavoro assegnatomi».
RIPRESA – «Credo sia necessario dedicare più tempo alla preparazione. Non si può’ semplicemente entrare in campo con due settimane di allenamenti alle spalle. Non vedo l’ora di ricominciare, ma non puoi tornare con una massiccia preparazione fisica e atletica».